VIDEO Napoli, Gratteri su truffa al Ssn: "Assenteismo dei medici danno da decine di migliaia di euro"
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“Gli accertamenti del Dna sui cadaveri non venivano fatti dai medici legali ma venivano gestiti dagli stessi titolari delle pompe funebri. Sono stati trovati i kit di dna presso le sedi delle pompe funebri già firmati dai medici e quindi l’accertamento di centinaia di campi di imputazione”. Così il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, commenta l’inchiesta per truffa al Servizio Sanitario Nazionale che ha portato all’arresto, martedì mattina, di medici dell’Asl e di impiegati del comune partenopeo, all’esito di una maxi-operazione che coinvolge 70 indagati. (LAPRESSE)
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Eccola l’ultima frontiera della truffa al sistema sanitario nazionale. Soldi estorti sulla pelle delle persone comuni alle prese con il dramma della scomparsa di un parente. (ilmattino.it)
Associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione, e truffa aggravata in danno del Servizio sanitario nazionale. Tra questi ci sono medici dell'Asl Napoli 1, imprenditori del settore delle pompe funebri e dipendenti del Comune di Napoli. (Italia Oggi)
Stamane è sfociata in una maxi operazione dei Nas Carabinieri. Novantasei indagati, 70 misure cautelari eseguite tra arresti in carcere (19) e ai domiciliari (50), oltre a un obbligo di dimora. (anteprima24.it)
Napoli, i clan dell'area Est volevano i servizi abusivi di pulizia delle case popolari oltre a gestire il market della droga, ricostruiti traffici e reati dalla DDA. (Il Giornale d'Italia)
L’associazione a delinquere delle mazzette sui certificati di morte a Napoli era “formata da almeno 65 persone” ed era capeggiata da tre dirigenti del distretto sanitario 24 dell’Asl Napoli 1, con sede in via Chiatamone: i dottori Federico Mirante, Luigi Rinaldi e Margherita Tartaglia, che hanno agito “mediante un preciso modus operandi e con compiti ed attività ben collaudate”. (Il Fatto Quotidiano)