Il caso Ruffini e il ruolo dei cattolici
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Difficile pensare che Ernesto Ruffini, capo dell’Agenzia delle Entrate, possa essere il “nuovo Prodi”, come si vocifera: ossia colui che cuce insieme i gruppi grandi e piccoli dell’arcipelago d’opposizione, con l’obiettivo di presentarsi alle elezioni come candidato premier di un’ampia coalizione. Troppo diversi i personaggi e le situazioni, troppa acqua è passata sotto i ponti dall’era Prodi a o… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Se ne parla molto in questi giorni e il suo probabile, vago, ruolo politico sta già mettendo in allarme il fronte di riferimento. Panico nel centrosinistra non appena ha inziato ad aleggiare il nome di Mr Fisco, alias Ernesto Maria Ruffini, per federare i moderati del fronte progressista. (Secolo d'Italia)
Lo ha fatto aprendo una polemica con il governo Meloni: per loro, ha detto, è "come se combattere l’evasione fosse qualcosa di cui vergognarsi", e se i funzionari del Fisco fossero "estorsori di un pizzo di Stato". (Fanpage.it)
"Ruffini se vuol fare politica deve dimettersi dall'Agenzia delle Entrate perchè ha ragione chi ha destra ha detto 'non può fare il servitore di due padroni' e lo stesso vale per Piantedosi se vuole candidarsi alla presidenza della Campania. (OlbiaNotizie)
«Dobbiamo ascoltare, dare voce alle persone». Comincia con queste parole, apparentemente di basso profilo, Ernesto Ruffini, ora direttore delle Agenzie delle Entrate, ma da settimane osservato speciale di chi, soprattutto a sinistra, è alla ricerca di una personalità capace di ricomporre la diaspora centrista e magari il centrosinistra, rifacendo il miracolo che, ormai quasi vent’anni fa, fece Romano Prodi (non a caso grande amico e principale sponsor di Ruffini). (Liberoquotidiano.it)
Il progetto è ancora in campo. Dopo 48 ore nulla è accaduto. (il Giornale)
Eppure regna una strana frenesia nelle opposizioni, dove c’è addirittura chi inizia a sospettare che Giorgia Meloni possa puntare nel 2025 alle elezioni anticipate. Non ci sono segnali in tal senso che giungano dalla premier o dal centrodestra. (Corriere della Sera)