Romania, chi è Calin Georgescu l'ingegnere filorusso che ha vinto il primo turno delle elezioni

Romania, chi è Calin Georgescu l'ingegnere filorusso che ha vinto il primo turno delle elezioni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it ESTERI

Călin Georgescu, 62 anni, una formazione da ingegnere e alcuni incarichi diplomatici alle spalle, ha vinto da candidato indipendente il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Andrà al ballottaggio l'8 dicembre. Le sue posizioni più note sono quelle a sostegno della Russia di Putin, contro la Nato e l'Ue, e in favore di politici di estrema destra della storia del Paese. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Terremoto politico, tsunami, choc: sono questi i termini che prevalgono all’indomani del primo turno delle presidenziali in Romania, vinte a sorpresa dall’esponente di estrema destra filorusso Calin Georgescu, praticamente uno sconosciuto fino al momento della sua candidatura, che andrà al ballottaggio l’8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra, ritenuta anche lei una outsider alla vigilia, ma che è riuscita nell’impresa di arrivare seconda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con il 19,17 per cento quest'ultima ha battuto di un soffio il favoritissimo premier europeista Martin Ciolaciu (19,15), che malgrado sia stato escluso dal ballottaggio per meno di mille voti ha annunciato l'intenzione di non contestare l'esito del voto e si è dimesso da leader del partito socialdemocratico Psd, che attualmente governa in una grande coalizione con il partito liberal-conservatore Pnl. (il Giornale)

Certo, lo spostamento di alcuni Paesi dell’Est su posizioni poco solidali nei confronti di Kiev è un segnale preoccupante. (Corriere del Ticino)

Calin Georgescu, uno tsunami in Romania: chi è l'uomo che terrorizza l'Unione europea

Trentacinque anni dopo la violenta caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu e l’instaurazione di una democrazia filo-europeista, la Romania si riavvicina all’orbita della Russia, allontanandosi un po’ di più dall’Unione Europea e dall'Occidente in generale. (L'HuffPost)

La Romania vira a destra. (Secolo d'Italia)

Tsunami politico alle presidenziali in Romania, con il boom di un outsider senza partito e filo russo e il crollo di due sigle storiche. Il 22,94% è andato infatti a Calin Georgescu: un agronomo classe 1962 che dopo avere lavorato a lungo soprattutto in varie strutture dell’Onu con cariche dal sapore ambientalista, da presidente del Centro europeo di ricerca del Club di Roma in Svizzera a direttore esecutivo dell’Istituto dell’indice di sostenibilità globale delle Nazioni Unite a Ginevra, passando per consigliere del ministro dell’Ambiente e segretario generale del ministero dell’Ambiente, nel 2020 fece irruzione in politica come candidato a primo ministro perla destra anti-europeista della Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aur), che fa campagna con cartelli in cui si inneggia all’eroe nazionale Dracula. (Liberoquotidiano.it)