Capello: "Milan obbligato a vincere a Napoli. Occhio a McTominay"

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Capello: "Milan obbligato a vincere a Napoli. Occhio a McTominay" Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello, ex tecnico rossonero, ha parlato così della trasferta di domenica del Milan sul campo del Napoli: "Trasferta complicata? Molto. Innanzitutto perché gli uomini di Conceiçao non possono più permettersi battute d’arresto. Anzi, sono obbligati a vincere, quindi difficilmente si concederanno una partita d’attesa. (Milan News)

La notizia riportata su altri media

E se devo aggiungere una nota personale, da ex calciatore e allenatore rossonero mi farebbe male non vedere la squadra nel suo habitat naturale, la Champions League". Così Fabio Capello , ex allenatore del Milan, ha parlato della stagione dei rossoneri a 'La Gazzetta dello Sport' in una lunga intervista. (Pianeta Milan)

Trasferta complicata a Napoli? "Molto. Innanzitutto perché gli uomini di Conceiçao non possono più permettersi battute d’arresto. Anzi, sono obbligati a vincere, quindi difficilmente si concederanno una partita d’attesa. (Fcinternews.it)

In casa rossonera continua a tenere banco la questione del nuovo direttore sportivo e del futuro allenatore: chi verrà scelto? Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex rossonero Fabio Capello ha rilasciato queste parole su questo tema: "Riassumo la mia speranza in una sola frase: meno intelligenza artificiale, più occhio umano. (Milan News)

E se devo aggiungere una nota personale, da ex calciatore e allenatore rossonero mi farebbe male non vedere la squadra nel suo habitat naturale, la Champions League". Ecco le sue parole: "Per forza, basta farsi un giro alla bacheca dei trofei di Casa Milan per capire cosa significa per questo club la coppa. (Pianeta Milan)

NAPOLI – A Napoli lo chiamano già McTotaly, un gioco di parole che rende bene l’idea. Perché Scott McTominay è diventato in pochi mesi l’immagine felice del nuovo corso targato Conte, incarnando forza fisica, intelligenza tattica, senso del gol e carisma. (Napolipiu.com)

Lo scorso giugno, a distanza di ventiquattr’ore uno dall’altra, Milan e Juventus annunciavano i loro nuovi allenatori, ai quali avevano affidato un progetto a lunga scadenza: sia Paulo Fonseca che Thiago Motta avevano firmato un contratto di tre anni. (La Gazzetta dello Sport)