Ceto medio beffato dalle destre: l’aliquota marginale sale al 56%

Ceto medio beffato dalle destre: l’aliquota marginale sale al 56%
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LA NOTIZIA ECONOMIA

FI scalcia per ottenere un taglio dell'Irpef e non si accorge, o fa finta di non accorgersene, che il ceto medio è stato già beffato. Forza Italia scalcia per ottenere nella legge di Bilancio un ulteriore taglio dell’Irpef e non si accorge, o fa finta di non accorgersene, che il ceto medio a cui vorrebbe destinare qualche beneficio fiscale in realtà è stato già beffato da questa terza Manovra del governo di cui fa parte. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri giornali

Per merito dei bonus fiscali in vigore, nel 2025 per i contribuenti è possibile risparmiare sulle tasse. Con detrazioni e deduzioni, infatti, è possibile far abbassare l’imposta dovuta e il reddito imponibile. (Quotidiano di Sicilia)

Ma con i nuovi scaglioni chi prende tra i 32mila e i 40mila euro si troverà a pagare di fatto il 56% di Irpef, secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio. Nella manovra del governo Meloni c'è una riforma dell'Irpef con cui, dal 2025, le aliquote sulla carta saranno tre. (Fanpage.it)

La Legge di Bilancio, in discussione alle Camere, prevede l’introduzione di una stretta per le detrazioni sopra una certa soglia, oltre la quale sarà più difficile usufruirne. Ecco cosa sapere (Sky Tg24 )

Ecco chi nel 2025 prenderà una pensione o uno stipendio più alto con l’arrivo del nuovo taglio alle tasse

Il nuovo meccanismo andrà a limitare fortemente i benefici per i mutui sulla prima casa, per l'istruzione dei figli e per le spese di manutenzione edilizia. La Manovra del governo Meloni ridisegna, a partire dal 2025, il sistema delle detrazioni fiscali per i redditi più alti. (QuiFinanza)

Una percentuale enorme, di fatto la più alta di tutte, che agisce sui redditi che si collocano in quella precisa fascia. C’è un ulteriore, ennesimo effetto paradossale nel nuovo cuneo fiscale disegnato dalla legge di Bilancio del governo Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Il Viceministro Leo continua a ribadire l’intenzione del governo di introdurre un nuovo taglio a una delle imposte più pesanti che versano i contribuenti italiani, e cioè l’IRPEF. Il concordato preventivo biennale, se i risultati saranno buoni, potrebbe portare in dote alcune buone notizie per i contribuenti italiani. (InvestireOggi.it)