Tiktoker suicida, Giacomo Urtis: "Trans in Italia considerati categoria da circo"

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Adnkronos INTERNO

"I transgender in Italia sono quelli trattati peggio: nel mondo lgbtq+ è la categoria più denigrata. Io sono una persona molto sicura di se stessa, ho le spalle larghe sin da piccola, ma capisco che persone più fragili, giovani, come Alexandra, gli insulti continui e reiterati possono non sopportarli, sino ad arrivare ad atti estremi come questo". A parlare all'Adnkronos è il chirurgo dei vip Giacomo Urtis, che da qualche anno ha iniziato un percorso di transizione, intervenendo sul suicidio della giovane tiktoker Alexandra Garufi, nata Davide, che si è tolta la vita dopo essere stata oggetto di derisione e insulti ricevuti sul social. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

L'arma appartiene al padre della vittima, guardia giurata per un istituto di vigilanza privata, che sembra fosse solito lasciarla in uno zainetto nell'abitazione al ritorno dal lavoro. (IL GIORNO)

La Procura di Monza ha aperto un fascicolo di inchiesta per omessa custodia di arma da fuoco e istigazione al suicidio, sulla morte di Davide Garufo, il 21enne tiktoker suicida nella propria abitazione il 19 marzo scorso, a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. (Tiscali Notizie)

I motivi che hanno portato al suicidio Davide Garufi sono ancora tutti da chiarire e per questo la procura di Monza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Il tiktoker, che nelle vesti di Alexandra raccontava sul social il suo processo di transizione di genere, è morto il 19 marzo a Sesto San Giovanni (Milano). (MilanoToday.it)

La morte di Alex ha riacceso il dibattito sulla salute mentale delle persone trans e non binarie, spesso vittime di discriminazione, esclusione sociale e mancanza di supporto adeguato. Mentre le indagini cercano di chiarire le circostanze del suo gesto, un dato resta inconfutabile: il tasso di depressione e di ideazione suicidaria nella popolazione trans è significativamente più alto rispetto alla popolazione generale. (Luce)

SESTO SAN GIOVANNI (Milano) Si aggiunge l’ipotesi di omessa custodia di arma da fuoco a quella di istigazione al suicidio per la morte di Davide Garufi, 21 anni, il tiktoker di Sesto San Giovanni che aveva raccontato online il suo percorso alla scoperta della sua identità di genere e che mercoledì si è ucciso con un colpo della pistola che appartiene al padre, guardia giurata per un istituto di vigilanza privata, il quale sembra fosse solito lasciarla in uno zainetto in casa al ritorno dal lavoro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da un paio d’anni a Sesto San Giovanni erano in molti a seguire i profili social di Alexandra Garufi (su TikTok @davidegarufiii). Giovane che a 19 anni ha iniziato un percorso di transizione di genere, raccontandolo con video molto cliccati e commentati su TikTok ma anche su Istagram. (La Repubblica)