Macron e Bayrou, il nuovo governo francese tra incertezze e sfide

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ESTERI

PARIGI – La Francia si trova nuovamente in una situazione di grande incertezza politico-istituzionale. Nonostante le aspettative di un annuncio imminente, il presidente Emmanuel Macron e il premier François Bayrou non sono ancora riusciti a trovare un accordo sui nomi dei ministri che formeranno il prossimo esecutivo. Due lunghe conversazioni telefoniche e un faccia a faccia all'Eliseo nel tardo pomeriggio di ieri non sono bastati a sbloccare la situazione.

Il nuovo governo, il quarto nel 2024, è stato finalmente annunciato ieri sera sul sagrato dell'Eliseo. François Bayrou, leader storico del centro, è stato chiamato a formare il governo per le sue doti di negoziatore e conciliatore. Tuttavia, la squadra presentata, composta da trentacinque tra ministri e sottosegretari, ha suscitato diverse critiche. Bayrou aveva promesso una squadra ristretta, con più personalità di sinistra e politici di esperienza, ma alla fine sono rimasti soprattutto esponenti del centro e della destra moderata.

Tra le riconferme e le novità, spicca l'assenza di rappresentanti socialisti, che hanno deciso di sfilarsi dal nuovo esecutivo. Questo dato politico evidenzia la difficoltà di Bayrou nel conciliare le diverse anime della politica francese. Inoltre, il premier ha già commesso alcune gaffe, come la decisione di presiedere il consiglio comunale della sua città natale, Pau, invece di recarsi a Mayotte, l'arcipelago francese nell'Oceano Indiano devastato dal ciclone Chido.

La sfida per Bayrou sarà ora quella di riuscire a mantenere la stabilità del governo e a rispondere alle esigenze del paese, in un contesto di crescente impopolarità e tensioni politiche.