Meloni sul ring sceglie il Pd come sparring partner (celando l'imbarazzo sul vuoto leghista)
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Le battute contro le opposizioni non mancano, ma i toni non sono quelli di Atreju. Giorgia Meloni si presenta alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre con poca voce e la voglia di punzecchiare gli alleati senza affondare troppo il coltello. E personalizza la dialettica: il competitor non è più Giuseppe Conte, come era accaduto all’inizio … (L'HuffPost)
La notizia riportata su altre testate
Le immagini in diretta dal Senato: le comunicazioni della presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024. (Corriere TV)
Non saranno i toni di Atreju, anche perché la premier non si è ancora ripresa del tutto dall’abbassamento di voce che l’ha colpita dopo la festa di Fratelli d’Italia. Ma il colpo (il primo) lo affonda su Trump: «Non so in base a che cosa si dovrebbe definire nostro nemico», dice rivolta al Pd, visto che «anche Joe Biden ha difeso le aziende americane» spingendo sul protezionismo. (ilmessaggero.it)
Le immagini della Premier in Aula durante l'informativa alla Camera in vista del Consiglio Europeo a Bruxelles. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Liberoquotidiano.it)
Puntuali, energiche, a tutto campo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni nell'aula di Montecitorio in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre. (Secolo d'Italia)
Al termine della discussione ha tenuto l'intervento di replica. (Governo)
Un’Aula semideserta, una battuta infelice, il tentativo goffo di dare una spiegazione (treni in ritardo) che si rivela controproducente, un gruppo parlamentare di maggioranza (quello di Fratelli d’Italia) diligente e zelante che non fa mancare un solo componente. (Corriere della Sera)
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