Banco Bpm, Castagna ai dipendenti: «Con Unicredit possibili 6.000 esuberi»
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Due giorni dopo l’offerta di pubblico scambio avanzata da Unicredit sulla sua banca - 10 miliardi carta contro carta - e un giorno dopo il cda che l’ha respinta, il ceo Giuseppe Castagna ha preso carta e penna e ha scritto una lettera ai dipendenti di Piazza Meda: «Destano forte preoccupazione le sinergie di costo stimate dall’offerente, pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi - mette nero su bianco e senza tanti giri di parole il banchiere -. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Come mai questa sintonia con Salvini? Maria Cecilia GuerraMissing Credit "Non c’è nessuna sintonia con Salvini perché i nostri interrogativi sono diversi da quelli del leader della Lega. – Onorevole Cecilia Guerra, economista e sottosegretaria all’economia con i governi Conte II e Draghi e già viceministra del lavoro: il Pd dice che l’offerta di pubblico scambio di Unicredit su Bpm ‘solleva molti interrogativi’. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo il duro comunicato di ieri, seguito al cda che ha respinto l’offerta pubblica di scambio di Unicredit sulla banca, il top manager ha scritto ai dipendenti del gruppo cercando di fare quadrato contro l’offerta ostile dell’istituto rivale. (il Giornale)
La banca milanese è colpevole di aver lanciato, all’alba di lunedì, un’offerta di acquisto sul Banco Bpm che mette in crisi il progetto di un terzo polo bancario tra Milano (Bpm) e Siena (Mps) tanto caro alla Lega. (Il Fatto Quotidiano)
L’istituto milanese tira dritto sull’opa lanciata il 6 novembre su Anima, la sgr anch’essa nel mirino di Gae Aulenti: ieri piazza Meda ha depositato il prospetto in Consob e, in base all’art. (ilmessaggero.it)
Castagna avverte anche del rischio di limitare l’autonomia strategica del management, soprattutto in relazione all’operazione su Anima Holding, a causa delle regole sulle Opa. (Il Giornale d'Italia)
Una replica che Piazza Affari aveva anticipato lunedì sera, al termine di una seduta in cui i titoli coinvolti nell’operazione avevano avuto un andamento opposto: +5,48% Banco Bpm e -4,77% Unicredit. Banco Bpm risponde picche all’offerta da 10,1 miliardi Unicredit, bollata come ostile, e prepara le barricate per fermare il progetto dell’ad Andrea Orcel di creare il primo polo bancario italiano e il terzo d’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)