L'Ue perde le speranze. "Germania ancora in recessione". Pesa il flop dell'auto
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Una volta avevano lo Sturm und Drang. Ora che l'impeto teutonico s'è dissolto, resta solo la tempesta. Neanche un po' dolcenera, per dirla con De André. Semmai perfetta, con quell'insinuarsi nei gangli politici ed economici di un Paese senza più governo, caduto per la stessa ragione che in genere manda a casa tutti i governi: lo stato dell'economia. Del cui cappottamento ha ieri emesso la certificazione definitiva la Commissione europea con la stima che anche quest'anno la Germania resterà prigioniera della recessione (-0,1% dopo il -0,3% del '23). (il Giornale)
Su altre testate
Questo articolo è pubblicato sul numero 47 di Vanity Fair in edicola fino al 19 novembre 2024. (Vanity Fair Italia)
È quanto sostiene l’ultima research di Scope Ratings, l’agenzia di rating europea, che ritiene "probabile" che alcune delle implicazioni sfavorevoli di una seconda presidenza Trump si manifesteranno all'inizio del suo mandato, a gennaio 2025. (QuiFinanza)
Perciò Berlino può finire in recessione anche nel 2025 (Milano Finanza)
Tra il 2019 e oggi, la Germania ha perso oltre il 9% della sua produzione industriale. Anche altri paesi dell’Europa occidentale, come Francia (-5%) e Italia (-3,5%), non se la passano bene. (ISPI)
A evidenziarlo è una survey condotta su oltre 150 imprese con un fatturato complessivo di 9,7 miliardi di euro, e analizzata nel secondo numero di BFocus, il nuovo strumento dedicato ad approfondire le dinamiche economiche globali lette attraverso la prospettiva bresciana. (QuiBrescia.it)
La Germania trascina al ribasso l’intera area dell’euro, Italia in primis. È quanto emerge dalle previsioni economiche autunnali della Commissione Europea pubblicate oggi. (il Giornale)