La Germania affonda i conti europei
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Wolfgang Münchau, per anni editorialista principe del Financial Times, ha pubblicato la settimana scorsa il suo ultimo libro sulla Germania. Il titolo è semplice e definitivo: «Kaput». A essere morta è l'economia tedesca, perché secondo Münchau quella che il Paese sta attraversando non è una fase transitoria o una crisi passeggera, ma una sorta di declino terminale. Nulla di drammatico, in fin dei conti anche il Giappone sta senza troppi traumi vivendo la sua terza età industriale, ma ci sono tutte le ragioni per pensare alla fine di un modello economico che aveva le sue radici nel Wirtschaftswunder, il miracolo economico di 70 anni fa. (il Giornale)
Su altre fonti
E non solo per il comparto automotive. Se infatti, secondo l’ultima analisi di Confindustria Brescia realizzata in collaborazione con l’Osservatorio per il territorio della Cattolica nel 2024 il 79% delle imprese bresciane che esportano in Germania prevede di ridurre le vendite nel Paese tedesco, anche per Confartigianato le ricadute della crisi tedesca sul manifatturiero locale sono ormai evidenti dato che, come scrive l’Osservatoria dell’associazione, nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni di macchinari bresciani verso il mercato tedesco sono crollate del 12,4%. (Corriere della Sera)
In Germania aumentano i fallimenti e accelera il collasso economico. Il punto di Sergio Giraldo La crisi economica tedesca è strutturale (Start Magazine)
Questo articolo è pubblicato sul numero 47 di Vanity Fair in edicola fino al 19 novembre 2024. (Vanity Fair Italia)
È quanto emerge dalle previsioni economiche autunnali della Commissione Europea pubblicate oggi. Questo scenario penalizza l’intera Eurozona, considerando che la Germania rappresenta il 28% del Pil dell’area. (il Giornale)
Brescia. Nel 2024 il 79% delle imprese manifatturiere bresciane che esportano in Germania ridurrà le vendite: il dato emerge dal confronto con il 2021, ultimo anno prima del rallentamento della locomotiva tedesca. (QuiBrescia.it)
Ci sono tre tipi di crisi economiche: la prima risponde a uno stimolo; la seconda alle riforme; e poi c’è la terza, quella che la Germania sta attraversando in questo momento. I tedeschi continuano a ripetere che la loro è un’economia industriale di vecchio stampo, che punta ad ammassare eccedenze commerciali e opporsi a tutti i costi all’influenza perniciosa del digitale, in uno scenario dominato dagli Stati Uniti. (Corriere della Sera)