Clamoroso Dazn, vuole portare in tribunale gli abbonati al pezzotto: i dettagli
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Notizie calcio. I legali di Dazn — la pay-tv del calcio e del basket — sono già al lavoro. Vogliono ottenere un risarcimento da tutti i pirati caduti nella rete della procura di Catania e, se ci riusciranno, anche dai singoli “sportivi” che hanno visto illegalmente le partite. Come si legge su Repubblica, Dazn busserà alla porta dei magistrati catanesi chiedendo i nomi di chiunque abbia guardato le gare aggirando il suo abbonamento. (CalcioNapoli24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La pay-tv che detiene i diritti della Serie A DAZN vuole denunciare chi guarda le partite utilizzando servizi di streaming illegali: sporgerà denuncia contro l'utente del pezzotto che rischia ora, come in Inghilterra, di pagare a caro prezzo l'aver visto illegalmente contenuti soggetti a diritti di trasmissione televisiva e d'autore. (Fanpage.it)
Il ministro per lo Sport e i giovani ha assicurato che si tratta di "un problema che va affrontato a livello internazionale. I fruitori devono comprendere che con dieci euro per ognuno non si vede solo una partita, ma si diventa complici dell'economia criminale". (Diretta)
Ma come funzionava il sistema basato principalmente su un decoder particolare, chiamato “pezzotto”? SEIDISERA lo ha chiesto a un utente svizzero, che per motivi di privacy ha chiesto di non essere riconoscibile. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Continua la guerra di DAZN alla pirateria e si arricchisce di un nuovo capitolo. Come racconta La Repubblica, infatti, la piattaforma streaming che detiene i diritti televisivi della Serie A fino al 2029 ha attivato il proprio team di legali con l'obiettivo di dare una spallata al cosiddetto 'pezzotto', provando a colpirne anche gli utilizzatori finali. (La Lazio Siamo Noi)
Il celebre "Pezzotto" è da tempo nel mirino delle autorità italiane e Dazn, oggi licenziatario della Serie A, si prepara a una mossa estrema che riguarderà direttamente gli utenti illegali. (Calciomercato.com)
Decisione presa. Dazn vuole ottenere un risarcimento da tutti i pirati dello streaming che negli ultimi anni hanno visto illegalmente i contenuti diffusi dalla piattaforma ai propri abbonati. È uno dei possibili risvolti dell’inchiesta della Procura di Catania, che con la recente operazione 'Taken down' contro lo streaming pirata ha smantellato un sistema di oltre 2.500 canali illegali e server che gestivano segnali illeciti in Europa. (Adnkronos)