Bergamini, per la Corte d'Assiste la Internò "considerava Denis di sua proprietà"

Bergamini, per la Corte d'Assiste la Internò considerava Denis di sua proprietà
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Isabella Internò avrebbe svolto un ruolo attivo nell'omicidio di Denis Bergamini (nato ad Argenta), che considerava "di sua proprietà". E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, circa le motivazioni della sentenza (oltre 500 pagine) con la quale, lo scorso 1 ottobre, la Corte d’Assise di Cosenza ha condannato l’ex fidanzata del calciatore a 16 anni di reclusione. Iscriviti al canale WhatsApp di FerraraToday Sempre secondo quanto riportato da Ansa, infatti, la stessa Corte ha riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti sulla premeditazione (considerata, al contrario, un’aggravante). (FerraraToday)

Ne parlano anche altre testate

– Cinquecento pagine per inchiodare Isabella Internò al suo ruolo "attivo" nell’omicidio dell’ex fidanzato, il calciatore argentano Donato ‘Denis’ Bergamini. Cinquecento pagine per dare un’ulteriore spallata al muro di silenzi che per 35 anni ha relegato a suicidio il delitto del centrocampista 29enne in forza al Cosenza, inviando gli atti alla Procura affinché indaghi per concorso in omicidio il cugino di Isabella, Roberto Internò. (il Resto del Carlino)

In realtà fu ucciso e quella del suicidio fu soltanto una messinscena, e Inernò prese parte attiva all'omicidio. Il cadavere del calciatore ventisettenne del Cosenza originario di Argenta (Ferrara) fu trovato il 18 novembre del 1989 sotto un camion lungo la statale 106 Ionica, a Roseto Capo Spulico. (leggo.it)

Sono le motivazioni della sentenza del processo di primo grado sulla morte di Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. Una sentenza arrivata lo scorso 1° ottobre e che ha portato a distanza di 35 anni dai fatti alla condanna a 16 di reclusione di Isabella Interno, ex fidanzata del calciatore del Cosenza, per omicidio in concorso con ignoti. (Estense.com)

Omicidio Denis Bergamini, i giudici: «Isabella Internò era animata dal morboso desiderio di possesso della vittima»

Non suicida come ritenuto per anni ma assassinato con premeditazione, secondo la convinzione della corte d’Assise di Cosenza che ha vergato cinquecento pagine per motivare la sentenza di condanna a sedici anni di Isabella Internò, ex fidanzata del giovane centrocampista. (il Resto del Carlino)

Bianchi "Mi piace vivere, non ho niente in particolare da chiedere". E sono proprio i giudici della Corte d’Assise, nelle 502 pagine di sentenza dove spiegano i perché della condanna di Isabella Internò, a riservare un intero capitolo sulla "personalità di Donato". (il Resto del Carlino)

È quello di cui, secondo la Corte di Assise del tribunale di Cosenza, si sarebbe macchiata Isabella Internò, condannata a sedici anni per omicidio volontario aggravato in concorso con ignoti per la morte di Donato Denis Bergamini, il centrocampista 27enne del Cosenza, originario di Argenta, in provincia di Ferrara. (Corriere della Sera)