Idrogeno, arriva la Strategia nazionale: Italia punta su mobilità e industria
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il ministro dell'Ambiente Pichetto: "Il settore può già contare su oltre 6 miliardi di risorse" L’idrogeno come vettore energetico. Ci crede anche l’Italia. Arriva così la Strategia nazionale. Mobilità e industria sono i due grandi ambiti su cui punta il nostro Paese nel prossimo futuro. E’ stata presentata dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, insieme con il presidente del Gestore dei servizi energetici (Gse) Paolo Arrigoni, proprio nella sede romana del Gse. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Un piano che contempla orizzonti temporali di breve, medio e lungo termine con diversi scenari da qui al 2050, per la diffusione dell'idrogeno rinnovabile e a bassa emissione. «L'idrogeno è una delle soluzioni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione». (il Giornale)
Definisce, inoltre, obiettivi chiari e prevede azioni di supporto alla domanda, il sostegno all’offerta e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. La Strategia rappresenta una tappa fondamentale per il settore e allo stesso tempo, fanno sapere dall’Associazione, dimostra la convinzione dell’Italia nello sviluppare il vettore idrogeno, la sua filiera e il mercato di riferimento. (InMoto)
Sostenibilità come sviluppo, cinque tappe di Manageritalia in Sicilia (Economia Sicilia)
xb1/ads Così il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, a margine della presentazione Strategia nazionale sull’idrogeno. (CremonaOggi)
Cs – È stata presentata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica la Strategia Nazionale sull’Idrogeno, il documento che traccia le linee guida per lo sviluppo del settore italiano dell’idrogeno. (Notizie Geopolitiche)
Su un totem elettronico scorre il countdown con i giorni che ci separano dal 2030, anno in cui l’Unione europa ha fissato il raggiungimento della neutralità climatica. Qui produciamo idrogeno verde, abbiamo una piccola centrale idroelettrica e 20 mila metri quadri di tetto coperti con pannelli solari ed erba: in Europa non c’è nulla di simile». (La Stampa)