Tocca anche il Varesotto la maxi frode fiscale: sequestri per 520 milioni

Tocca anche il Varesotto la maxi frode fiscale: sequestri per 520 milioni
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Il Saronno ESTERI

Cronaca VARESE – Ha riguardato anche il Varesotto la maxi operazione delle forze dell’ordine della quale oggi si parla in tutta Italia. I reati contestati riguardano l’associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso: sono state eseguite 47 misure cautelari personali, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro, ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. (Il Saronno)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'EPPO sta indagando su una frode IVA da 520 milioni di euro, con un forte coinvolgimento di diversi gruppi mafiosi.Durante l'azione odierna, guidata dall'EPPO, sono state eseguite 160 perquisizioni in più di 10 paesi, con il coinvolgimento di centinaia di agenti di polizia. (LA STAMPA Finanza)

Nell’indagine della Procura europea sulla maxi evasione Iva – gli uffici di Palermo e Milano hanno lavorato insieme – rispunta il complesso turistico Heron’s Bay di Marsala dietro cui, nei mesi scorsi lo ha ricostruito la Direzione distrettuale antimafia palermitana, c’era il boss del mandamento Pagliarelli Giuseppe Calvaruso. (Livesicilia.it)

C’è anche un aretino nella maxi inchiesta della guardia di finanza: secondo gli investigatori ci sarebbe un giro di affari di oltre un miliardo che ha portato a 43 arresti su tutto il territorio, da Nord a Sud. (LA NAZIONE)

Frodi fiscali e riciclaggio da oltre un miliardo. Operazione delle Fiamme Gialle da Varese a Palermo

Tempo medio di lettura: 4 minuti (Luino Notizie)

Nelle pagine dell’indagine sfociata nell’operazione Moby Dick, oltre al rapporto privilegiato con il boss Lorenzo Tinnirello, gli inquirenti citano i legami di Lo Manto con i fratelli Antonio e Sandro Capizzi, figli del boss di Villagrazia Benedetto Secondo l’accusa, «non vi è dubbio che a un certo punto abbia operato una trasformazione della propria appartenenza mafiosa in una attività connotata da caratteri maggiormente imprenditoriali, anche grazie al mutato aspetto della organizzazione che, alle tradizionali attività criminali, ha avuto la capacità di riciclarsi quale business partner, capace di assicurare benessere economico e, quindi, decidere in autonomia di trasformare la propria appartenenza mafiosa da operativa in imprenditoriale». (Giornale di Sicilia)

Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (varesenews.it)