Beirut ora pensa a ricostruirsi all’ombra degli interessi altrui

Beirut ora pensa a ricostruirsi all’ombra degli interessi altrui
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il manifesto ESTERI

«Una grande vittoria che supera quella del luglio 2006». Si potrebbe sintetizzare così il primo discorso di Naim Qassem, neo-leader di Hezbollah, dopo il cessate il fuoco cominciato mercoledì in Libano. Un cessate il fuoco al momento ancora molto precario. In questi giorni Israele ha emesso ordini di coprifuoco in alcune zone del Libano al di sotto del fiume Litani, ha sparato e ferito due giornalisti libanesi a Khiam, ha attaccato con un drone un deposito di Hezbollah – il gruppo sciita non ha confermato si trattasse di un suo deposito – a sud di Sidone (fuori dalla zona tra il Litani e il confine), continua a sorvolare con droni il sud del Libano e la Bekaa, a est. (il manifesto)

Su altre testate

Secondo il quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, l'organizzazione è disposta a esaminare iniziative che prevedano un cessate il fuoco e un graduale ritiro israeliano. Almeno 40 morti in raid israeliano nel nord (Adnkronos)

Mentre la tregua in Libano si dimostra fragile, la tensione del Medio Oriente si trasferisce in Siria, dove i ribelli jihadisti assediano Aleppo. (Sky Tg24 )

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, nel corso di un colloquio telefonico con l'omologo israeliano, Gideon Saar, ha ''insistito sulla necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano'' e ha ''sottolineato gli sforzi dispiegati in questo senso dalla Francia, in legame col partner Usa": nel corso della conversazione, si precisa in una nota diffusa dal Quai d'Orsay, Barrot ha inoltre sottolineato che ''l'accordo sul cessate il fuoco con il Libano deve aprire la via ad un cessate il fuoco immediato a Gaza, alla liberazione di tutti gli ostaggi nonché l'ingresso massiccio di aiuti umanitari". (Tiscali Notizie)

Libano, tra gli effetti della tregua e la necessità di stabilizzazione del sistema

La maggior parte delle saracinesche è abbassata. «C’è soltanto l’esercito, nessun altro» esclama un signore. (La Stampa)

La tregua tra Israele e Hezbollah traballa, ma non per il gruppo filio-iraniano ma per lo ‘zelo’ dell'esercito israeliano che anche oggi ha sferrato attacchi con droni in Libano con il risultato di aver ucciso una persona a Beirut e ferito un soldato dell'esercito libanese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roberto Paglialonga – Città del Vaticano Al netto delle “schermaglie militari” di queste ore, la tregua tra Israele e Hezbollah durerà fintanto che le parti ne potranno beneficiare, sebbene nessuna delle due abbia raggiunto in effetti gli obiettivi dichiarati all’inizio della guerra; e l’intesa stessa, ora, potrà avere conseguenze anche sulla situazione politica in Libano (Vatican News - Italiano)