I missili russi lasciano al buio l’Ucraina, mentre le diplomazie scaldano i motori

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L'INDIPENDENTE ESTERI

Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 novembre, la Russia ha lanciato un massiccio attacco aereo sulle infrastrutture energetiche ucraine, infliggendo danni alla rete elettrica del Paese e causando blackout in diverse aree intorno a Kiev. Le fonti ucraine parlano di sette morti e 140 missili di vario tipo, più di 900 bombe aeree guidate e oltre 600 droni d’attacco, anche se sembra ancora difficile comprendere la reale entità dei danni. (L'INDIPENDENTE)

Su altre fonti

– In seguito al massiccio attacco aereo russo sull’Ucraina, la Polonia ha schierato i suoi uomini vicino al confine e ha fatto alzare i caccia (suoi e “alleati”) in pattugliamento. Milano, 17 nov. (Agenzia askanews)

"Uno dei più potenti" attacchi aerei mai lanciati dalla Russia, ha dichiarato stamani il ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha. La Russia ha effettuato durante la notte attacchi sull'Ucraina con missili da crociera, missili balistici e droni, in particolare vicino al confine polacco. (Secolo d'Italia)

In tutte le città ucraine sono state ore di terrore: almeno 120 missili, inclusi nove ipersonici, e 90 droni sono arrivati in più ondate, colpendo l'intero territorio del Paese fino alla frontiera con Polonia e Romania. (la Repubblica)

Kiev, nuovo allarme aereo in serata. Ap: “La Russia fabbrica nuovi droni termobarici”

"Un massiccio bombardamento coordinato ha colpito tutte le regioni dell'Ucraina durante la notte di sabato e nella mattina di domenica". A comunicarlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui suoi canali social: "droni di vario tipo, in particolare gli Shahed, ma anche missili da crociera, missili balistici e ipersonici Zirkon, Iskander e Kinzhal. (Euronews Italiano)

"Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta", ha affermato. L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica" ma partendo da una "Ucraina forte". (Sky Tg24 )

"I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta un sostegno incrollabile all'Ucraina, mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione su larga scala da parte della Russia. (La Stampa)