Parthenope? Un bellissimo imbroglio

Parthenope? Un bellissimo imbroglio
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Che l’ultimo film di Paolo Sorrentino sia un trionfo di immagini, suoni e colori, è acclarato più o meno unanimemente, soprattutto dai tanti critici del film che si affannano nel risparmiare quei tre elementi, anche quando le stroncature vanno giù dure. Se sia un capolavoro filmico nel suo insieme o un’opera retorica e mediocre è, invece, il vero divario nel pubblico, dagli esperti ai singoli commentatori social. (Vita)

La notizia riportata su altri giornali

Sono i numeri del botteghino a condizionare le recensioni dei film. (Corrispondenza romana)

L'invettiva del regista scuote una città accidiosa, corrotta ed autoindulgente (lui può dirlo a spalle larghe), in un film metafora del capoluogo e, in parte, dell' Italia intera, nella sua deriva. Tra location da urlo, attori belli e dannati, anche immagini gratuitamente patinate che poco aggiungono al flusso narrativo se non rischiare l'effetto spot pubblicitario. (MYmovies.it)

Questa sera, Giovedì 7 Novembre alle 19.00, presso il Multisala Massimo, il celebre cineasta presenzierà ad un dialogo con il pubblico in sala che avrà finito di visionare la sua recente opera. Il Meet and talk su questo nuovo atto dell’allegorico dittico dedicato alla città di Napoli, verrà moderato dal giornalista Vincenzo Sparviero e sarà la perfetta occasione per far sbizzarrire i fan del cineasta con diverse domande da potergli rivolgere personalmente. (TeleRama News)

“Parthenope” di Paolo Sorrentino: un viaggio nell’ambiguità del desiderio

A colloquio con il regista premio Oscar a Bari e Monopoli il 6 novembre e il 7 a Lecce per incontrare il pubblico in sala: "Il cinema non morirà mai: la gente ha bisogno di storie" Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il quotidiano La Repubblica, edizione Palermo, racconta quanto è accaduto in Sicilia in occasione della presentazione di "Parthenope". Paolo Sorrentino a Palermo ha lasciato il dibattito dopo dieci minuti. (AreaNapoli.it)

A volte ho quasi la percezione che Sorrentino sia il regista più bistrattato nel panorama italiano, come se ci fosse una presa di posizione consolidata e insormontabile. (L'indiependente)