Universitari contro le “acampade” pro Palestina: "Tutelare il diritto allo studio. E più accordi con atenei israeliani”

Universitari contro le “acampade” pro Palestina: Tutelare il diritto allo studio. E più accordi con atenei israeliani”
IL GIORNO INTERNO

Milano – Un manifesto contro "il clima di tensione portato nelle nostre università e per il diritto allo studio". E un progetto inviato anche al ministero per chiedere di non tagliare gli accordi con le università israeliane ma anzi, di costruire più alleanze con atenei di tutto il mondo. A firmarli sono gli studenti di 17 università - dalla Statale di Milano a Pisa, da Torino a Bari - che fanno parte delle associazioni studentesche Universitari Liberali, Studenti per le Libertà e Siamo Futuro. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

E’ finita così, a Torino, l’occupazione degli studenti pro Pal all’università: nel lasciare Palazzo Nuovo dopo 39 giorni hanno cosparso di vernice grigia il cancello e il muro. Compare anche una scritta su uno dei piloni della via: «Unito complice». (La Stampa)

Ieri in Senato accademico, studentesse e studenti hanno contestato la decisione di non discutere una mozione sui rapporti tra l’Ateneo e il governo di Israele. (Nove da Firenze)

Oggi hanno presentato ufficialmente a… Il “contro-movimento” studentesco parte da Milano e unisce le associazioni vicine alla destra degli Universitari Liberali, Studenti per le Libertà e Siamo Futuro ma anche l’Unione giovani ebrei d'Italia. (La Stampa)

Torino, le acampade pro-Palestina hanno lasciato l'Università. Scatta la protesta sulla conta dei danni

Una decisione che arriva dopo l’ultima «vittoria» degli stude… «Non molliamo ma vogliamo cambiare tattica». (La Stampa)

Leggi tutta la notizia Finisce l'occupazione all'Università di Torino. (Virgilio)

La petizione lanciata mercoledì su Change.org da Luigi Silvano, professore di Studi umanistici, ha raccolto mille firme in poche ore e dà voce alla richiesta che una parte dei docenti pretende con vigore dopo la fine dell’occupazione a Palazzo Nuovo e, il 20 giugno mattina, a Fisica: «Sia resa pubblica la conta dei danni inferti alla cosa pubblica», si legge nella raccolta firme scattata per chiedere la liberazione del polo di via Sant’Ottavio proprio nel giorno del dietrofront degli occupanti. (Corriere della Sera)