Fisco, Tributaristi: "Da viceministro Leo volontà a lavorare su riforma a cominciare da Irpef "

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Today.it INTERNO

"Il vice ministro dell’Economia e delle finanze Maurizio Leo, intervenuto al XXII convegno nazionale Int ha dichiarato: 'Lavoreremo sin da subito sulla riforma fiscale, è da rivedere l’Irpef prima di tutto. Stiamo uscendo da una fase emergenziale, abbiamo aumentato i crediti d’imposta e corretto la norma sugli extra profitti, iniziamo a tracciare le basi di un nuovo fisco, tregua normativa in primis. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il futuro è adesso”. Sanità, Giuliano (UGL): “Rischio fine sostenibilità SSN entro il 2050. La sanità del passato ha dovuto fare i conti con il blocco del turn over, con il ricorso costante delle esternalizzazioni, con tagli indiscriminati e con malaffare (Sardegna Reporter)

«Con la tregua fiscale vogliamo instaurare un rapporto non più conflittuale col contribuente e smaltire il magazzino crediti dell'Agenzia delle entrate, che ha raggiunto 1.132 miliardi, di cui solo una minima parte esigibile: intervistato dal Corriere della Sera, il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, illustra la manovra e la nuova (Secolo d'Italia)

Per il numero due di via XX settembre, poi, il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini "è persona di buonsenso" e, poiché occorre recuperare quel buon rapporto fra fisco e contribuenti, "una delle cose che mi preme fare è riunire tutti i direttori regionali dell'Agenzia delle Entrate, con Ruffini", lanciando un messaggio che vada in questa direzione: "Ho fiducia in voi e nei contribuenti, se ci sono situazioni patologiche dobbiamo colpire senza pietà", ma, conclude Leo, "dobbiamo ascoltare i professionisti e avviare" in campo fiscale "un approccio diverso". (La Sicilia)

Lo ha precisato il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, nel corso della conferenza stampa sulla manovra. L'obiettivo, ha aggiunto, è quello di "una revisione strutturale del sistema impositivo" e in particolare dell'Irpef, le cui aliquote "non rispettano la progressività". (ilmessaggero.it)

Ci sono tanti contribuenti che nei modelli di denuncia dei redditi tra il 2019 e il 2021 hanno dichiarato tutto, ma poi non sono riusciti a versare le imposte dovute. E allora noi diamo la possibilità di saldare il debito col fisco in cinque anni e con una sanzione del 3%". (Gazzetta di Parma)

ROMA (ITALPRESS) – “La tregua fiscale, che non riguarda solo cartelle, intende riequilibrare il rapporto fisco-contribuente. Prima delle cartelle, partiamo dalle dichiarazioni. (SardiniaPost)