Cosa c’è nel piano economico lacrime e sangue di Starmer per il Regno Unito

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Start Magazine ESTERI

Cosa c’è nel piano economico lacrime e sangue di Starmer per il Regno Unito Il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, ha presentato un piano economico che punta su nuove tasse e tagli alla spesa pubblica. Cosa cambierà per energia, debito pubblico e non solo. L'analisi di Sergio Giraldo tratta dalla newsletter Out. Con un discorso ai delegati del partito laburista a Liverpool, il premier britannico Keir Starmer prima annuncia lacrime e sangue (nuove tasse e tagli di spesa: “è tempo di alzare il bavero e affrontare la tempesta”), poi invoca lo slogan “riprendiamoci il controllo”, reso popolare durante la Brexit. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri media

"That sinking feeling", cioè "quella sensazione di affondare": questo il titolo in prima pagina. A corredo l’immagine del premier che sprofonda lentamente in un cerchio d’acqua. (Liberoquotidiano.it)

A scoperchiare la pentola sono arrivate ieri le clamorose dimissioni dal partito di Rosie Duffield, combattiva deputata 53enne, che ha motivato la sua scelta di abbandonare il Labour con una lettera aperta al vetriolo indirizzata a Starmer: e non si ricorda nella storia politica moderna una defezione così a ridosso dalla conquista del governo. (Corriere della Sera)

E allora Keir Starmer, nell’ora di intervento alla Conferenza del partito Laburista, il primo da Premier e da leader vittorioso tornato al governo, ha chiaramente mostrato di sapere che la sua immagine del dopo elezioni ha perso moltissimo terreno. (ISPI)

L’INCREDIBILE PARABOLA DI KEIR STARMER

Il discorso alla conferenza annuale di partito che si conclude oggi a Liverpool è stato ancora una volta un modo per ribadire che scelte difficili verranno fatte e che tutti dovranno contribuire. Vedo la luce in fondo al tunnel” (Sky Tg24 )

Ai tempi del ritorno laburista del ’97 alla guida del Governo di Sua Maestà, avvenuto dopo la lunghissima parentesi di Margaret Thatcher (dal 1979 al 1992) e di altri cinque anni a guida Tory con John Major, il leader della sinistra inglese aveva il vento in poppa e proprio in quello stesso anno, con la tragica morte di Lady D sotto al ponte dell’Alma di Parigi, crebbe a dismisura e in tempi rapidissimi la popolarità del neo-primo ministro Blair. (L'Opinione delle Libertà)

La parte forse più ispirata del discorso, probabilmente perché più sentita anche in quanto ex avvocato per i diritti umani, è stata quella di netta condanna dei disordini xenofobi che hanno funestato il Regno Unito questa estate: pur riconoscendo la legittima preoccupazione di molti cittadini per il tema dell’immigrazione incontrollata, Starmer ha voluto severamente stigmatizzare i disordini, atto di teppisti che non hanno spazio nel Regno Unito e che non rappresentano in alcun modo la cittadinanza britannica. (Treccani)