Yemen, a Sanaa si contano i danni dopo gli attacchi Usa
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Le immagini pubblicate dai ribelli Houthi mostrano le conseguenze degli attacchi aerei degli Stati Uniti sulla capitale dello Yemen Sanaa. I ribelli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen hanno dichiarato domenica di aver attaccato un gruppo di portaerei statunitensi nel Mar Rosso e che avrebbero preso di mira le navi commerciali americane, un giorno dopo che gli attacchi aerei statunitensi, secondo la Casa Bianca, hanno ucciso importanti leader ribelli. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Eliminare la leadership degli Houthi e minacciare l’Iran. È stato l'attacco americano più potente in Medio Oriente dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca e ha colpito diverse città yemenite, tra… (L'HuffPost)
Nella provincia di Saada, in Yemen, si cercano corpi sotto le macerie dopo un attacco statunitense. Le immagini diffuse dai ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, bersaglio dei raid ordinati dal presidente Usa Donald Trump. (LAPRESSE)
E ieri pomeriggio il presidente ha scritto su Truth Social: «Ogni colpo sparato dagli Houthi sarà, d’ora in poi, considerato un colpo sparato dalle armi e dalla leadership dell’Iran e l’Iran sarà ritenuto responsabile, subendo le conseguenze, che saranno gravi!». (il manifesto)

I raid statunitensi contro gli Houthi in Yemen infiammano il Medio Oriente, rilanciando la sfida geopolitica tra Washington e Teheran e mettendo a rischio la stabilità delle rotte commerciali nel Mar Rosso (Sky Tg24 )
"Ogni ulteriore offensiva o rappresaglia da parte degli Houthi sarà contrastata con estrema determinazione. D'ora in avanti, ogni proiettile sparato dai ribelli sarà considerato un attacco diretto dell'Iran, che ne pagherà le conseguenze. (il Giornale)
Le prime operazioni militari degli Stati Uniti, contro gli Houthi in Yemen, del secondo mandato di Donald Trump, che ha lanciato un messaggio all’Iran. L’arrivo della navicella di SpaceX sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove potrà recuperare i due astronauti bloccati lì da 9 mesi. (Corriere della Sera)