Caltagirone al 5% di Mps, l’ipotesi terzo polo
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Continuano le scosse telluriche sul mercato bancario italiano. Francesco Gaetano Caltagirone, che già il 13 novembre aveva acquistato il 3,5% di Mps nell’ambito del collocamento da parte del Tesoro del 15% del Monte, ha continuato a comprare azioni, salendo al 5,03% della banca di cui è ora secondo azionista alle spalle del Mef. Il ritorno a Siena di Caltagirone, dopo l’addio seguito all’acquisizione di Antonveneta, era avvenuto nell’ambito della costituzione, da parte del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, di un nocciolo duro di azionisti – oltre a Caltagirone, la Delfin della famiglia Del Vecchio (3,5%), Banco Bpm (5%) e Anima (4%) – che nelle intenzioni del governo e nella lettura del mercato avrebbero dovuto rappresentare il motore di un terzo polo bancario che avrebbe unito Siena, Banco Bpm e Anima. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
Francesco Gaetano Caltagirone, costruttore, finanziere ed editore romano, risponde all’Ops lanciata Unicredit sul Banco Bpm arrotondando la propria partecipazione azionaria nel Monte dei Paschi di Siena (Mps). (FIRSTonline)
Francesco Gaetano Caltagirone rafforza la presa su Mps e sale al 5,026% nel capitale della banca dalla precedente quota del 3,644%. Lo si apprende dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti. (Tiscali Notizie)
L’imprenditore capitolino ha rafforzato la propria partecipazione nell’istituto senese guidato da Luigi Lovaglio, portandola dal 3,5% a poco più del 5%. La notizia emersa delle comunicazioni sulle partecipazioni rilevanti compilate dal… (L'HuffPost)
L’imprenditore romano, noto editore e costruttore, ha effettuato l’operazione attraverso dieci veicoli finanziari distinti, con acquisti avvenuti lo scorso giovedì 26 novembre. Questa mossa arriva a pochi giorni dal lancio dell’offerta pubblica di scambio (ops) di UniCredit su Banco BPM, precisamente tre giorni dopo. (Il Giornale d'Italia)
A muovere ancora il risiko nel credito, secondo quanto è emerso ieri dalle comunicazioni Consob, è stato il gruppo Caltagirone, salito da poco sotto il 4% al 5,026% del Monte dei Paschi. La comunicazione degli acquisti porta la data di martedì 26 novembre, vale a dire un giorno dopo l’annuncio dell’offerta dell’istituto guidato da Andrea Orcel sull’istituto di Piazza Meda. (Corriere della Sera)
Soltanto a metà novembre Caltagirone, insieme con Anima, Banco Bpm e la Delfin della famiglia Del Vecchio aveva creato un nocciolo duro italiano nell'azionariato di Mps per un complessivo 15%, gettando le premesse per il terzo polo bancario visto di buon occhio dal Governo, poi appunto era arrivata la mossa di Unicredit su Banco Bpm, che di fatto immagina un percorso alternativo all'intero progetto. (Il Sole 24 ORE)