Faro sulle banche italiane

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Milano Finanza ECONOMIA

Ultim'ora news 8 dicembre ore 20 In attesa delle ultime riunioni dell’anno di tutte le principali Banche centrali, con annesse aspettative di ulteriori tagli dei tassi d’interesse da parte di Fed e Bce, il settore bancario italiano sta vivendo un periodo davvero molto movimentato, anche in relazione alle recenti mosse di Unicredit con Commerzbank prima e successivamente Banco Bpm. Piazza affari è sempre molto esposta alle dinamiche del comparto bancario, ampiamente rappresentato tra le blue chip, quindi può essere utile fare una nuova panoramica sulla situazione tecnica dei principali istituti domestici. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

Siamo alle porte di una nuova era di alleanze ed aggregazioni, fusioni e scissioni sulla grande scacchiera del mondo bancario. (Inside Over)

Analizziamo innanzitutto l’operazione Bpm-MontePaschi. Entrambe sono ottime banche. Bpm insiste felicemente sulle aree più ricche del Paese ed è gestita con mano sicura e competente. Di Gianemilio Osculati (Economy Magazine)

Dopo anni di foreste pietrificate tutto si muove, disordinatamente, dopo che Unicredit ha annunciato di volere Banco Bpm: è la partita del momento e chi non cresce diventerà preda. (Stefano Righi) Sono cinque le operazioni di mercato a Piazza Affari: Unicredit-Commerzbank; Banca Generali-Intermonte; Banco Bpm-Anima; Unicredit-Banco Bpm; DoValue-Gardant. (Corriere della Sera)

Mps-Antonveneta insegna: nel risiko il timing è tutto

Attenzioni che hanno ingelosito il Crédit Agricole, che venerdì ha rafforzato la sua quota in Bpm al 15%. Da due settimane tengono banco le mire di UniCredit su BancoBpm, che in caso di fusione darebbero vita alla più grande banca italiana per attivi. (Avvenire)

RISIKO BANCARIO E FUTURO DEL SETTORE, SILEONI IN DIRETTA SU CLASS CNBC (FABI)

In Italia tengono banco le previsioni sugli assetti azionari di Banca Mps, Banco Bpm, Bper per la creazione del terzo polo bancario. Il ritorno di fiamma sulle operazioni di m&a nel settore bancario si è concretizzato perché da tre anni le banche europee e, ancor di più, quelle italiane, caratterizzate dalla forte incidenza del margine d’interesse sugli utili, hanno ripreso a fare profitti. (Milano Finanza)