I nuovi Pos a rischio violazione: a cosa fare attenzione

I nuovi Pos a rischio violazione: a cosa fare attenzione
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Allarme sicurezza sui Pos di nuova generazione: grazie a un ingegnere informatico italiano, infatti, è stata rilevata una grave vulnerabilità dei dispositivi di ultima generazione basati su Android che può essere sfruttata dai cybercriminali per impossessarsi dei dati sufficienti a clonare carte di credito e bancomat Il merito della scoperta è di Jacopo Jannone, penetration tester che ha raccolto i dati di una ricerca condotta nello specifico sui devices tecnologicamente più avanzati. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Un ricercatore italiano ha scoperto gravi vulnerabilità nei POS Android che permettono di rubare dati di carte di credito e bancomat tramite accesso fisico al dispositivo, evidenziando i rischi dell'evoluzione tecnologica nei sistemi di pagamento. (HWfiles)

A individuarle è stato Jacopo Jannone, un ingegnere informatico e penetration tester italiano che illustrerà la sua ricerca nel corso di un talk al No Hat 2024, la sesta edizione del convegno organizzato da Berghem-in-the-Middle che si terrà il prossimo sabato 19 ottobre al Centro Congressi Giovanni XXIII - Viale Papa Giovanni XXIII 106. (WIRED Italia)

I dispositivi potrebbero essere modificati per memorizzare i dati della carta e inviare le informazioni ai criminali. (Fanpage.it)

Attacchi hacker ai Pos: «Meglio il telefono delle carte fisiche per i pagamenti, passano meno dati»

Da Jacopo Jannone, ingegnere informatico italiano, arriva un nuovo allarme che riguarda gli Smart POS basati su Android e che mette potenzialmente a rischio la sicurezza di tutti coloro che li utilizzano. (TuttoTech.net)

Su quelli di nuova generazione basati su Android, invece, è possibile installare applicazioni che consentono ai clienti di pagare anche con strumenti diversi dalle carte», spiega Jannone, tra i relatori di No Hat, la conferenza di computer security e privacy che ha richiamato al Centro Congressi 900 tra ricercatori, professionisti e appassionati da tutto il mondo: oltre che dall’Italia pure da Svizzera, Israele, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Portogallo, Marocco, Usa, Olanda, Lituania, Grecia e Afghanistan. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)