A Damasco la prima protesta contro il governo di al Jolani: «La piazza chiede uno Stato laico contro il radicalismo islamico»

A Damasco la prima protesta contro il governo di al Jolani: «La piazza chiede uno Stato laico contro il radicalismo islamico»
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Corriere TV ESTERI

«Prima avevamo paura di Bashar Assad, ora abbiamo paura di Ahmad Sharaa, il capo del nuovo governo», dicono preoccupati i manifestanti nella centrale piazza Ummayad. Una provocazione esagerata, che però condensa i timori della Siria laica che scende in piazza contro la minaccia che la galassia delle milizie vittoriose contro 54 anni di dittatura baathista possano imporre quello che definiscono «il fantasma di un nuovo Afghanistan a Damasco governato dalla Sharia», la legge islamica. (Corriere TV)

Ne parlano anche altri media

Il nuovo governo siriano creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la creazione di un ufficio per gli affari femminali alla cui guida è stata nominata Aisha Al Debs,... (Virgilio)

Dibs, che in precedenza ha lavorato nel campo degli aiuti umanitari, si descrive sul suo account sui social media come “un’attivista concentrata sullo sviluppo delle donne e sul lavoro umanitario”. La nuova amministrazione provvisoria di al-Jolani in Siria ha nominato capo dell’ufficio per gli affari delle donne una donna. (Il Fatto Quotidiano)

Centinaia di persone sono scese in piazza, dieci giorni dopo la caduta del regime di Assad per mano di una coalizione guidata da islamisti radicali. Manifestazione a Damasco contro uno Stato confessionale e per i diritti delle donne. (Gazzetta di Parma)

In Siria Aisha al-Dibs capo dell’ufficio affari femminili: è la prima funzionaria donna di alto livello

“Vogliamo democrazia, non uno Stato religioso”, urlava la folla in protesta nei confronti della coalizione degli islamisti radicali che hanno parte del controllo del territorio. (Ultima Voce)

L’attivismo civico nelle città comincia a prendere slancio in Siria. Si tratta di alcuni ceti abituati a stili di vita laici, che ora temono di essere travolti dall’ondata islamista, guidata da Hayat Tahrir al-Sham che, mentre cerca di ripulire la sua immagine dal passato qaedista, nella pratica sociale ancora dimostra la sua vera natura salafita. (Contropiano)

Grottaferrata (Rm) – “Giovedì 19 dicembre è stata discussa in aula consiliare la proposta del Bilancio di previsione 2025. Un consiglio durato più di otto ore, che si è protratto per la discussione di circa 30 emendamenti al bilancio presentati in aula dalla Lista di maggioranza “Siamo Grottaferrata“, motivo per il quale non si è potuto poi entrare nella discussione delle singole voci che compongono la manovra votata dalla maggioranza. (La Torre Oggi)