Attentato a Trump, è bufera sul Secret service. E lui è pronto per la convention: «Dovrei essere morto»

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L'Unione Sarda.it ESTERI

Il volto sanguinante di Donald Trump e il pugno alzato sono la nuova immagine di una campagna elettorale tesa, aggressiva, a tratti controversa. Che procede senza interruzioni. Neanche il tempo di riprendersi dallo choc della sparatoria al comizio di Butler che Donald Trump torna a caricare i suoi: «Non mi arrenderò mai». E oggi stesso è arrivato a Milwaukee per partecipare alla convention repubblicana che giovedì lo incoronerà ufficialmente candidato per la Casa Bianca (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri media

Dopo il tentato omicidio del primo ministro slovacco, Robert Fico, e diversi casi di aggressioni a candidati alle elezioni europee in Germania e in Francia, l’Europa non si sente più immune alla spirale di violenza politica che ha toccato il suo apice al comizio del candidato repubblicano alla Casa Bianca a Butler, in Pennsylvania. (EuNews)

“Se non avessi indicato quel grafico quel proiettile mi avrebbe colpito dritto in testa” ha sostenuto l'ex Presidente Usa rimasto ferito dal colpo a un orecchio ma in maniera non grave. (Fanpage.it)

I Servizi Segreti sotto accusa dopo l'attentato a Donald Trump, ferito da un cecchino nel comizio tenuto a Butler, in Pennsylvania, nel pomeriggio di sabato 13 luglio. Il giovane, che ha ucciso un uomo e ferito gravemente altre 2 persone, ha sparato dal tetto di un edificio a 150 metri dal palco dell’ex presidente. (Tiscali Notizie)

Le magliette con la foto dell'attentato a Trump diventano virali, in Cina oltre duemila ordini in 3 ore

Al netto dei complottismi, nella ricostruzione del tentato assassinio di Donald Trump ci sono molte certezze. E a mano a mano che arrivano conferme sulla dinamica dei fatti, si moltiplicano gli interrogativi e le accuse al dispositivo di protezione. (Avvenire)

Già dalle prime ore dopo l'attentato a Donald Trump di sabato scorso, i social sono stati inondati dalle più diverse teorie del complotto sui responsabili di quanto accaduto: dal cosiddetto "Deep State", agli Antifa e i servizi segreti, fino alla lobby ebraica e al cronista italiano Marco Violi PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Ed è per questo che, ovviamente, sono già in vendita t-shirt, tazze e gadget di ogni tipo, che stanno già vendendo tantissimo in tutto il mondo. L'immagine dell'ex presidente Usa mentre alza il pugno al cielo dopo l'attentato ai suoi danni ha naturalmente fatto il giro del mondo, diventando iconica. (Il Giornale d'Italia)