Il Niño e il cambiamento climatico: la ricetta “perfetta” che causa uragani sempre più forti. “Il futuro ci riserverà mostri simili a Beryl”

La nuova stagione degli uragani atlantici è già partita e, secondo le stime, promette di essere altamente distruttiva. E sotto accusa, come sempre, finisce il cambiamento climatico. In questi giorni, l’uragano Beryl sta concentrando su di sé l’attenzione di tutto il mondo con la sua scia di distruzioni – case ed edifici abbattuti, strade impraticabili, linee elettriche divelte. Il 3 luglio, dopo soli due giorni, aveva già causato 7 morti e un gran numero di feriti, tra cui la vicepresidente del Venezuela, colpita da un albero (Il Fatto Quotidiano)

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La tempesta tropicale Beryl si sta trasformando nuovamente in uragano, lo dimostrano i video registrati dal satellite in cui si intravede già l'occhio del ciclone. Le immagini sono state registrate tra le 23:00 del 7 luglio 2024 e le 4:40 dell'8 luglio. (Il Giornale d'Italia)

Beryl si è di nuovo rafforzato ed è ridiventato un uragano, di categoria uno, nel suo cammino vero il Texas: lo ha annunciato oggi il National Hurricane Center statunitense, come riporta... (Virgilio)

Ora la tempesta si sta spostando verso l'entroterra: il servizio meteorologico nazionale prevede che Beryl si indebolirà diventando nella giornata di oggi una tempesta tropicale e poi domani una depressione tropicale, e ci si aspetta che viri verso nord-est stanotte. (Corriere del Ticino)

La tempesta tropicale Beryl si trova oggi alle coordinate 26.3N 95.4W, ovvero a poco più di 200km/h dalla costa meridionale del Texas, nel mezzo del Golfo del Messico. Il sistema si sposta verso nord-nordovest alla velocità di 12km/h e intorno al suo centro soffiano venti le cui raffiche superano i 100km/h. (3bmeteo)

Beryl si è rafforzato ed è diventato di nuovo un uragano domenica, mentre si dirigeva verso il sud del Texas. In alcune città della costa è scattato l'ordine di evacuazione. (Il Sole 24 ORE)