DAZI, DEMOCRAZIA E MAINSTREAM (VIDEO)

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L'Opinione ESTERI

Il Diritto dell'Opinione Torna il podcast “Il Diritto dell’Opinione” con il direttore Andrea Mancia e Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno, per parlare di dazi, di quelli che l’Europa ha sempre applicato e mantenuto molto prima della nuova amministrazione Trump; della narrazione faziosa del mainstream, che oggi utilizza i discorsi di Reagan per confutare Trump; e dell’imperante conformismo nelle democrazie attuali che di democratico hanno sempre meno. (L'Opinione)

Ne parlano anche altre fonti

800mila milioni di euro. Ma quante cose si potrebbero fare con questi soldi? E invece no, spendiamoli tutti in razzi, in pistole, in carri armati, in droni, nell'intelligenza artificiale ad uso militare. (Il Giornale d'Italia)

C’è un nuovo elemento che potrebbe presto aggiungersi alla guerra civile a bassa intensità fra repubblicani e democratici: i dazi sulle importazioni. Trump fa il giocoliere con i dazi come fossero torce accese che volteggiano ma poi tornano sempre in mano sua. (il manifesto)

“Se l’Unione Europea non accetta un accordo commerciale, gli Stati Uniti sono pronti ad imporre dazi del 25% sulle importazioni di auto” sottolinea il presidente. (la VOCE del TRENTINO)

«C’è un aggressore e c’è un aggredito». Lo slogan più martellante degli ultimi anni vive una seconda giovinezza. (il manifesto)

Se la guerra mondiale con armi più o meno convenzionali è ancora a pezzetti, che però tendono a congiungersi in un diabolico puzzle, quella dei dazi è già in essere. Procede con strappi, improvvisi dietrofront, ricatti ma è certamente il pezzo forte della Trumpnomics. (il manifesto)