Manovra 2025, ok alla fiducia alla Camera, cosa c'è: dagli stipendi all'Irpef, dal blocco degli statali alla pensione a 64 anni, tutte le misure
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il governo incassa la fiducia sulla Manovra alla Camera con 211 voti a favore e 117 contrari. Alle 20 è prevista la Nota di variazione. Le dichiarazioni di voto finale sul provvedimento saranno a partire dalle 21. I prossimi passaggi prevedono un’ultima sosta al Senato, prima in Commissione Bilancio lunedì prossimo, poi in Aula per il via libera definitivo che dovrebbe arrivare tra il 27 e il 28 dicembre. (Corriere della Sera)
Su altre testate
A partire dal prossimo primo gennaio il sistema di agevolazioni torna alle origini e sarà di fatto imperniato sul padre di tutti i bonus, quello per la ristrutturazione, in vigore sin dal 1998. Cambiano però e in peggio le aliquote: nel 2025 il 50% di detrazione decennale su un tetto di spesa di 96 mila ci sarà solo se l’immobile per cui si compiono i lavori è prima casa, altrimenti si scende al 36%. (Corriere della Sera)
I provvedimenti si possono considerare definitivi e avranno un impatto per 30 miliardi. Incassato il sì della Camera (211 sì e 117 no), manca il via libera del Senato che arriverà dopo Natale. (leggo.it)
Di seguito i principali punti della manovra 2025, che attende ancora l'ok definitivo del Senato. Un cammino con diversi "inciampi" e poi il sì alla fiducia alla Camera, adesso il testo della manovra approda in Senato. (Today.it)
Per la casa si parte da alcune certezze, che sollevano chi deve ristrutturare ma solo se prevede di concludere i lavori nel 2025. Alcuni spariscono, come il bonus verde, altri entrano, come quello per i nuovi nati, e altri ancora cambiano, vedi le ristrutturazioni edilizie. (Il Sole 24 ORE)
Alle 20 è prevista la Nota di variazione. I prossimi passaggi prevedono un’ultima sosta al Senato, prima in Commissione Bilancio lunedì prossimo, poi in Aula per il via libera definitivo che dovrebbe arrivare tra il 27 e il 28 dicembre. (Corriere della Sera)
Il divieto di erogare bonus per l’acquisto di apparecchiature come le diffusissime caldaiette a condensazione per l’erogazione di acqua calda sanitaria e riscaldamento per le case indipendenti è previsto dalla direttiva Ue case green ma nella formulazione originaria della legge di Bilancio 2025 non era stato recepito. (Corriere della Sera)