I dubbi del centrosinistra. Impazza il toto-federatore. “Serve un nome che infiammi”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
– Si scrive federatore, si legge premiership. Questo è lo scoglio intorno al quale ruota e si infrange la ridda di candidature ad aggregare quella gamba di centro del centrosinistra considerata fondamentale dagli ulivisti doc come Romano Prodi, ma che al tempo stesso cozza con la vocazione maggioritaria del Pd fondato da quegli stessi ulivisti. La candidatura alla guida del Paese alle prossime politiche non potrà infatti che essere espressione del Pd, nella persona della segretaria Elly Schlein (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri media
Da allora è stato Destra contro Sinistra, con varie sfumature di grigio a seconda delle stagioni, da cui i termini Centrodestra e Centrosinistra. È vero che un Paese come l'Italia lo puoi condurre solo stando almeno verso il centro, ma elettoralmente parlando il centro-centro dal 1994 è un non-luogo, o quantomeno un luogo che non può avere ambizioni di regia. (il Giornale)
Due nomi nuovi si sono infatti aggiunti alla lunga lista di aspiranti a questo spazio elettorale che è un po’ diventata l'araba fenice della politica italiana. Che ci sia ognun lo dice ma dove sia nessuno lo sa Ernesto Ruffini ha annunciato al Corriere che si dimette dal suo incarico, peraltro svolto molto bene, di direttore dell'Agenzia delle Entrate per potersi riprendere la libertà di occuparsi del bene comune. (Corriere TV)
"Sala tutto può fare, meno che il federatore". Così al Quotidiano Nazionale il sindaco di Benevento Clemente Mastella. "Ruffini? Ho massimo rispetto per lui, ma sta sbagliando. In politica non si fanno calcoli: ci si schiera oppure no, anche per dare la possibilità agli altri di appoggiarlo o meno. (Ottopagine)
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, vicepresidente dell’Anci, entra nel dibattito che si è aperto attorno alla creazione di un centro, di «un soggetto liberal democratico e riformista» che a su… ROMA — «Giuseppe Sala è un’importante risorsa del centrosinistra. (la Repubblica)
Il mondo cattolico democratico si trova sguarnito e potrebbe essere lui il federatore. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
E quindi ben venga il movimentismo tutt’intorno, ben vengano i convegni dei cattolici e le attenzioni dei cardinali, le dimissioni di un direttore dell’Agenzia delle entrate e la voglia di entrare nell’agone nazionale del sind… (La Stampa)