Come si fa a stabilire se un'auto è importata? La «stupidità» dei dazi che Trump non vuole ammettere

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Corriere della Sera ESTERI

(Una versione di questo articolo è stata pubblicata sulla Rassegna Stampa, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati. Per riceverla basta iscriversi a Il Punto, e lo si può fare qui). Da quando li ha definiti «i più stupidi della storia», il Wall Street Journal - che pure è il più conservatore e meno antitrumpiano dei grandi quotidiani statunitensi - non si stanca di tentare di convincere Donald Trump, a suon di articoli ed editoriali, del perché i dazi, in particolare quelli contro Canada e Messico, saranno controproducenti per l'economia statunitense e, soprattutto, per i consumatori americani. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Trasmissioni televisive, analiste e analisti politici e la rete l’hanno accusata di non fare abbastanza. Claudia Sheinbaum è sembrata attendista davanti a Donald Trump a differenza del suo omologo canadese Justin Trudeau che ha attaccato duramente il presidente Usa. (Il Fatto Quotidiano)

Potete ascoltarla sul nostro sito o su Spotify. È un piacere ritrovarvi su AgriNext, l'informazione sull'agricoltura in transizione che da Bruxelles arriva sulle nostre tavole. (EuropaToday)

Prima annunciate in campagna elettorale, poi ribadite e attualmente in corso di definizione o applicazione, le misure protezionistiche che gli Stati Uniti intendono introdurre per tutelare le produzioni nazionali preoccupano i Paesi esportatori vicini, come Canada e Messico, nonché l’Ue e la Cina, tutti paesi in cui l'interscambio commerciale svolge un ruolo rilevante nella formazione del Pil. (Gazzetta di Parma)

Leggi tutta la notizia Carmignani (Consorzio Montecarlo): "Chi ha potuto ha anticipato la spedizione negli Stati Uniti". (Virgilio)

Come ha avuto modo di scrivere Martin Wolf sul Financial Times, il costo economico dell’attacco al sistema di regole globali di Donald Trump non è stato sufficientemente tenuto in conto. Volatilità, incertezza. (Corriere della Sera)

Trema il Made in Tuscay a tavola. L’imposizione di dazi sul cibo regionale negli Usa metterebbe a rischio il record di esportazioni che nei primi nove mesi del 2024 hanno registrato un nuovo balzo del 35% superando gli 800 milioni, in un mercato, quello statunitense, divenuto sempre più strategico per il settore agroalimentare toscano, con l’ulteriore pericolo di far crescere la già fiorente industria del falso. (RadioSienaTv)