Da Putin offerta di pace. Ma per Kiev è una farsa. E il G7: paghi i danni di guerra

Italia Oggi ESTERI

Arriva alla vigilia della Conferenza di pace sull’Ucraina, che comincia il 15 giugno, la proposta del presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra tra Mosca e Kiev. Ed è una proposta definita «una farsa» da Michailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenski. Secondo quanto ha dichiarato Putin, che ha accompagnato la sua offerta con una serie di minacce verso l’Occidente e l’Europa, la fine delle ostilità e i negoziati di pace sarebbero a portata di mano se Kiev rinunciasse a Crimea, Zaporizhzhia, Donetsk, Lugansk e Kherson e se l’Ucraina si proclamasse neutrale e rinunciasse quindi all’ingresso nella Nato. (Italia Oggi)

Ne parlano anche altri media

La posizione del G7 sull’esproprio degli extra profitti russi è da condannare due volte. Perché è un ulteriore innalzamento della tensione con Putin e perché la sua reale efficacia economica sarà probabilmente molto limitata. (il manifesto)

Russia pronta a negoziare se Kiev si ritira dalle regioni annesse. Zelensky: "Sono gli stessi messaggi che mandava Hitler" (LAPRESSE)

Una fonte militare a Kiev spiega al Giornale che «nel frattempo, su alcune direttrici d'attacco, i russi avanzano di 200 metri al giorno. Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

Kuncinas, l’ideatore della proposta sugli asset russi: “Ora tassare le imprese occidentali che continuano a fare affari a Mosca”

Il G7 doveva portare ad un risultato, purchessia, sullo scottante tema degli aiuti all’Ucraina finanziati con gli asset russi sequestrati. Qual è stata la decisione del G7 sugli aiuti economici all'Ucraina finanziati con gli asset russi sequestrati. (Start Magazine)

Nel corso della riunione che si è tenuta in Puglia, i Paesi del G7 hanno stabilito di concedere un prestito di 50 miliardi all’Ucraina per le spese militari e la ricostruzione, il prestito sarà finanziato tramite i profitti ottenuti dagli asset russi congelati. (L'HuffPost)

E hanno regalato in particolare 40 miliardi di dollari tra il 2022 e il 2023 all’economia di guerra del Cremlino. Per farsi un’idea: quella cifra equivale a metà della spesa per la difesa impiegata da Mosca nel primo anno dell’in… (la Repubblica)