Adolescence, docenti e genitori possono impedire gli atti violenti dei ragazzi? La serie tv che gli adulti dovrebbero vedere
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Una nuova serie tv pubblicata su Netflix lo scorso 13 marzo, Adolescence, sta spopolando, come scrivono La Repubblica e Vogue. La storia al centro del thriller è in parte ambientata in una scuola: il protagonista è infatti uno studente inglese di tredici anni che viene accusato di aver ucciso una sua compagna. La miniserie, in quattro episodi, cerca di sviscerare il mondo degli adolescenti di oggi, dal punto di vista degli adulti, docenti, insegnanti e psicologi. (Tecnica della Scuola)
La notizia riportata su altre testate
La trama vede Jamie Miller (Owen Cooper), studente inglese di tredici anni, arrestato con l’accusa di aver commesso un omicidio: la vittima è Katie, sua compagna di scuola, di cui però non sapremo nulla. (Artribune)
La serie del momento – della quale potete leggere la nostra recensione – segue le vicende di Jamie Miller, accusato dell’omicidio della compagna di classe Katie Leonard. (Best Movie)
Le chiesi spiegazioni, perché non avevo mai sentito quella parola, mi scrisse un messaggio privato, spiegandomi che gli incel fossero un tipo di club online di uomini che si descrivono come "celibi involontari" (dal termine inglese involuntary celibacy) e incolpano le donne per le loro difficoltà a stabilire legami romantici sostenendo il fatto che l’80% delle donne sia attratto solo dal 20% degli uomini, promuovendo misoginia e supremazia maschile. (DiLei)
La prima cosa che c’è da dire è che ogni episodio dei quattro che compongono Adolescence è stato girato tutto così, in one shot. Uno dei primi esempi sia di piano sequenza che, insieme, di finto nella storia del cinema è il Nodo alla gola del 1948 del maestro Alfred Hitchcock: undici piani sequenza che, verso il finire della scena, cercavano ogni volta un elemento su cui staccare e poi riprendere per fare credere che la macchina stesse continuando a girare e a muoversi. (Vanity Fair Italia)
Che fine ha fatto il coltello? Più che sullo sviluppo del caso, la serie si concentra su altre questioni: le reazioni dell'accusato al suo arresto, le sue emozioni nei primi mesi di reclusione, quelle dei membri della sua famiglia e della comunità a confronto con la brutalità e la violenza messa in atto dal ragazzo, figlio di lavoratori, preda di una furia che fa luce sulle problematiche della società contemporanea e su come queste impattano sugli adolescenti. (Sky Tg24 )
Arendt teorizzò che il responsabile del trasporto di milioni di ebrei nei campi di concentramento non era perverso, sadico o malvagio, ma «spaventosamente normale». (Best Movie)