Colpo su colpo. La Cina piazza i suoi paletti nella giungla trumpiana (di M. Lupis)

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L'HuffPost ESTERI

Dopo Canada, Messico, Danimarca, Unione Europea, Ucraina e persino la Turchia, pare proprio che Donald Trump sia riuscito a far “uscire dai gangheri” anche le solitamente compassate autorità cinesi, mentre i dazi applicati contro Pechino preoccupano sempre di più e i cinesi danno il via ad un animato dibattito online e sui media sul drammatico scontro con Volodymyr Zelensky alla Casa bianca, con l’opinione pubblica del Dragone sorprendentemente divisa su chi sostenere. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Mais, carne, navi e chip: ecco la grande guerra fra Usa e Cina (Start Magazine)

I dazi di Pechino del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l’import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all’incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all’anno in America. (Il Sole 24 ORE)

Le tensioni commerciali tra le due principali economie mondiali - Stati Uniti e Cina - sono destinate a intensificarsi: da lunedì 10 marzo Pechino ha iniziato a imporre tariffe su alcuni prodotti agricoli statunitensi come ritorsione contro l'ultimo aumento del presidente Donald Trump sulle importazioni cinesi. (Corriere della Sera)

Xi vuole colpire gli elettori del Presidente (Il Fatto Quotidiano)

L'annuncio del premier Li Qiang all'apertura dell'Assemblea nazionale del popolo cinese nonostante l'entrata in vigore dei nuovi super dazi Usa (AGI - Agenzia Italia)

La misura arriva in risposta ai dazi che il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di portare al 20 per cento su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China giustificato dalla scarsa risposta di Pechino di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. (Today.it)