Bagnaia e un 2024 paradossale: a Sepang arriva la 10ª vittoria ma tra Sprint e zeri il Mondiale può perderlo solo Martin

Bagnaia e un 2024 paradossale: a Sepang arriva la 10ª vittoria ma tra Sprint e zeri il Mondiale può perderlo solo Martin
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Al di là delle Sprint Race, la vera discriminante nella corsa al titolo per Bagnaia sono stati gli otto “zeri” accumulati nel corso della stagione, tra cadute ed errori, che lo hanno penalizzato in modo decisivo. Sono tre la domenica e ben cinque al sabato. Per Martin invece discorso inverso, con solo 3 zeri (2 nei GP e uno nella Sprint). E poi c'è il discorso podi, assolutamente fondamentali: è vero che Martin ha vinto solo tre gare la domenica, ma come numero di podi nella gara lunga è a quota 15 in stagione, esattamente come Pecco (Eurosport IT)

Se ne è parlato anche su altre testate

La superiorità di Bagnaia e Martin. Ha impedito che qualcuno potesse inserirsi tra i due rivali; Quali sono state le chiavi del GP? (Moto.it)

Ma quello sbaglio del sabato non si può dimenticare, anche e soprattutto per il momento in cui è stato fatto: c’è una grande differenza tra finire a terra dopo tre giri o all’ultimo per provare a battere il tuo rivale diretto nel mondiale. (Moto.it)

Con un margine così ampio, a Martin potrebbe bastare vincere la Sprint a Barcellona per chiudere matematicamente il campionato. Lo spagnolo si avvicina così al titolo, diventando il grande favorito per la vittoria finale del Motomondiale 2023. (Gazzetta del Sud)

Paradosso Bagnaia: ha vinto più di tutti ma può perdere il motomondiale

Il titolo è rimandato all’ultima gara della stagione, che verrà corsa -stando alle indiscrezioni- a Barcellona anziché a Valencia, colpita dalla disastrosa alluvione. (Motociclismo.it)

Il campione italiano è vicino a vincere il titolo di questa stagione ma dovrà fare tutto da solo. (GoalSicilia.it)

È il paradosso che sta caratterizzando la stagione di Francesco Bagnaia, che domenica ha trionfato a Sepang, Malesia, battendo Jorge Martin in una della gare più belle e adrenaliniche degli ultimi anni, con i due protagonisti assoluti della MotoGP capaci di superarsi ben 16 volte nell’arco dei primi giri. (La Gazzetta dello Sport)