Processo penale online, l’allarme dei magistrati a Napoli: “Rischio paralisi”

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La Repubblica INTERNO

«Sarà una valanga. Rischiamo davvero la paralisi», dice Cristina Curatoli, pm del pool anticamorra e presidente della giunta distrettuale di Napoli dell’Associazione magistrati. A preoccupare le toghe c’è il passaggio al deposito con modalità esclusivamente telematiche degli atti di Procura e tribunale. La riforma è stata introdotta con un decreto del 27 dicembre ed è entrata in vigore il primo gennaio. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Caos anche a Genova come in tutta Italia per il processo penale telematico che impone il deposito informatico – previsto dalla riforma Cartabia del 2021 – per una lunga serie di atti: oltre all’archiviazione delle indagini, si devono infatti caricare su App anche tutti i documenti dell’udienza preliminare, del dibattimento di primo grado e di alcuni importanti riti speciali, cioè il patteggiamento, il decreto penale di condanna e la messa alla prova. (Genova24.it)

L’App, l’applicativo del ministero della Giustizia per digitalizzare il processo penale, non funziona. Avvocati, testimoni, magistrati: sono tutti in attesa. (Il Fatto Quotidiano)

Così la Camera Penale di Napoli... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La App di Cyber. Nordio manda in tilt la giustizia: “Ritorniamo alla carta”

E forte si alza la preoccupazione dei magistrati, con l’Anm che delle criticità del passaggio si fa forte per segnalare , ancora una volta, le inadempienze del ministero e la disattenzione agli aspetti organizzativi dell’attività giurisdizionale. (NT+ Diritto)

Il presidente dell'ufficio, Modestino Villani, ha dichiarato, con un decreto ad hoc, il «malfunzionamento del sistema operativo App 2.0» e ne ha sospeso l'utilizzo. Gli avvocati possono tornare al deposito cartaceo, in attesa di un sistema operativo aggiornato. (La Stampa)

Milano, Roma, Bari e Torino sospendono App, Napoli di fatto era già andata in quella direzione, Genova e Reggio Calabria potrebbero intraprendere la stessa strada. (Il Fatto Quotidiano)