Borse chiusura 7 gennaio: Nvidia scivola (-6,5%) e travolge il Nasdaq. L’Europa si difende e Milano sfrutta lo scatto Tim (+4%)
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In Europa l’inflazione è cresciuta più del previsto (+2,4% nel 2024) e rallenterà ma non azzererà il taglio dei tassi della Bce che si riunisce il 30 gennaio per decidere le prossime mosse. La accelerazione sulla vendita di Sparkle spinge il titolo Tim che si prepara al nuovo piano industriale e fiuta i movimenti di Vivendi e il Ftse MIb si avvicina a a quota 35 mila Volatilità e ansia da banche centrali hanno caratterizzato la seduta odierna sui mercati, con gli investitori alle prese con una serie di dati macro che potrebbero influire sulla politica monetaria di Bce e Fed. (FIRSTonline)
Ne parlano anche altre testate
Le borse europee sono prevalentemente in calo. EUROSTOXX 50 -0,3%. Fra i settori più penalizzati ci sono banche e assicurazioni, -1%. Cac 40 di Parigi +0,3%. In Francia, il CPI armonizzato Ue di dicembre è salito del +0,2%, meglio delle stime (+0,4%), ma in peggioramento rispetto al periodo precedente (-0,1%). (Websim)
spread vendite al dettaglio (LA STAMPA Finanza)
Oro Londra (LA STAMPA Finanza)
Bene anche Francoforte (+0,37%) che attende il dato sull'inflazione tedesca in uscita nel primo pomeriggio. Unico segno menoLondra che cede lo 0,44%. (Corriere della Sera)
Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,15%) e per il FTSE Italia Star (-0,14%). Alle ore 09.10 il FTSEMib perdeva lo 0,92% a 34.460 punti, mentre il FTSE Italia All Share era in flessione dello 0,86%. (SoldiOnline.it)
Piazza Affari si muove in netto ribasso, deteriorando il clima sui mercati continentali, che scambiano con spunti frazionali. Sostanzialmente stabile Wall Street, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il Dow Jones che si ferma a 42.706,56 punti; al contrario, il Nasdaq 100 termina la giornata in aumento dell'1,09%. (Finanza Repubblica)