Il futuro della medicina è l'intelligenza artificiale?

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Sky Tg24 ECONOMIA

Google al servizio della medicina. Anche Google in primavera ha annunciato l’arrivo di due nuovi strumenti per la salute.

Insomma l’impiego dell’intelligenza artificiale, ad oggi è sempre più all’ordine del giorno è chissà che tra quindici anni non sia davvero lei a giudicarsi un Nobel

L’Economist riflette sul futuro e immagina: e se nel 2036 fosse Yulya, un’intelligenza artificiale, a vincere il Premio Nobel per la Medicina?

Uno scenario, quello del prestigioso premio conferito ad un’intelligenza artificiale, per ora lontano e solo ipotizzato dal noto settimanale inglese, ma tutt’altro che improbabile vista la velocità dei progressi tecnologici che negli ultimi anni hanno coinvolto questo campo. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

L’assenza di fondi destinati alle intelligenze artificiali però fa in modo che pochissimi vedano la luce. Ulteriore contro nell’adozione di dispositivi ad intelligenza artificiale in futuro è il loro impatto ambientale (InnovaMI)

Informazioni su ELO Digital Office. ELO Digital Office GmbH è uno dei produttori leader di sistemi per la gestione dei contenuti aziendali, o Enterprise Content Management (ECM) (Bitmat)

Per garantire il rispetto dei diritti fondamentali, gli algoritmi dovrebbero essere trasparenti, tracciabili e sufficientemente documentati, chiedono i deputati, e le autorità pubbliche dovrebbero divulgare le loro applicazioni come software open-source. (Valledaostaglocal.it)

Per l’intelligenza artificiale non si addicono dunque termini come volontà, o intuito, che appaiono del tutto vaghi. Potremmo dire che l’intelligenza artificiale è una combinazione di queste scienze, applicata alla risoluzione di specifici problemi. (Agenda Digitale)

Europa: stop alla sorveglianza tramite AI. . . . Forum Discuti sul forum. Precedente Tutto Twitch in un leak. Successivo Garante: LinkedIn è un luogo di relazione, non di vendita. 08/10/2021 Claudio Garau. (MRW.it)

Nella risoluzione, gli eurodeputati affermano che la supervisione umana e un chiaro quadro giuridico sono necessari per prevenire tali discriminazioni, soprattutto se utilizzate dalle forze dell’ordine e di controllo delle frontiere. (WelfareNetwork)