Il commento/ Lo Stato difenda gli eroi civili come Vassallo
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Quel che finalmente sta venendo a galla quattordici anni dopo l'assassinio di Angelo Vassallo, commentato su queste colonne da Massimo Martinelli, parla a tutto il Paese. L'esercizio della carica di sindaco con l'obiettivo del bene della comunità, della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica e con l'impegno del rigore e della trasparenza dell'agire nell'incarico non può, non deve diventare un rischio per la propria incolumità, addirittura con rappresentanti dello Stato che, in questo caso, avrebbero operato in un raccordo con la criminalità. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Non solo nella prospettiva di una carcerazione, ma per la “perd… Era pronto ad alzare il velo sul traffico di droga che aveva invaso la perla del Cilento e le coperture di cui quell’affare godeva. (La Repubblica)
Tra il 5 e il 6 settembre 2010 sulla scena dell’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, crivellato da nove colpi di pistola, c’era una gran confusione ed “il vero problema era quello di dover dire al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo che si doveva stare fermo”. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo quattordici anni di indagini l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, è arrivato a un punto di svolta portando all’arresto dell’ex comandante dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del suo assistente Gino Molaro e dell’ex brigadiere Lazzaro Cioffi. (Giornale del Cilento)
L'ufficiale dei Carabinieri accusato di aver partecipato alla pianificazione e del depistaggio dell'omicidio del 'sindaco pescatore' di Pollica, è detenuto in un ospedale militare per problemi di salute (Adnkronos)
Il consigliere comunale di Agropoli, Raffaele Pesce, ha presentato una proposta formale per intitolare una piazza o una strada del comune a Angelo Vassallo. Una proposta concreta (Info Cilento)
Il 6 settembre avrebbe raccontato tutto agli inquirenti, ma la sera prima fu messo a tacere per sempre. (Metropolisweb)