Hong Kong, parla Jimmy Lai da quattro anni in carcere: «Più si sa e più si è liberi»
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Quattro anni dopo essere stato chiuso in un carcere di massima sicurezza che gli consente non più di 50 minuti di «aria» al giorno, l’editore democratico di Hong Kong Jimmy Lai ha potuto parlare in pubblico. Non più davanti ai cortei con centinaia migliaia di cittadini che fino al 2019 hanno cercato di fermare la morsa cinese sull’autonomia della City, ma nell’aula del tribunale che lo sta processando per «cospirazione, collusione con potenze straniere e pubblicazione di materiale sedizioso». (Corriere della Sera)
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I giudici infliggono pene esorbitanti a 45 importanti esponenti del movimento democratico. «È un processo farsa per convincere i giovani a non battersi più per la democrazia», dichiara a Tempi Mark Sabah, direttore europeo del Comitato per la libertà a Hong Kong (Tempi.it)
Libertà di espressione | Mentre ieri è ripreso il processo contro Jimmy Lai (nella foto), attivista per la democrazia, fondatore dell’ormai chiuso quotidiano Apple Daily e ingiustamente in carcere da quattro anni, 48ore fa un tribunale di Hong Kong ha emesso 45 condanne fino a dieci anni, ai sensi della Legge sulla sicurezza nazionale, per … (Le persone e la dignità)
L’ex editore di Hong Kong Jimmy Lai ha iniziato a testimoniare nel processo in cui è coinvolto. L’imprenditore, accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti, ha raccontato in tribunale dei suoi incontri nel 2019 con l’ex vicepresidente statunitense Mike Pence e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo durante le proteste anti-governative a Hong Kong. (LAPRESSE)
Lai, accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti, ha raccontato in tribunale dei suoi incontri nel 2019 con l’ex vicepresidente statunitense Mike Pence e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo durante le proteste anti-governative a Hong Kong (LAPRESSE)
Con questo verdetto, si è concluso il maxi processo mai intentato finora contro l’opposizione democratica nell’ex colonia britannica in base alla legge sulla sicurezza nazionale. Tutto quello che restava del fronte democratico di Hong Kong ora ha vita solo nelle aule di tribunale e nelle carceri. (il manifesto)
La nascita di El Capitan, il computer più potente al mondo, che servirà a simulare e testare le esplosioni atomiche. Le condanne fino a 10 anni di carcere per i 45 dissidenti di Hong Kong che avevano chiesto elezioni libere nell’ex colonia britannica passata alla Cina nel 1987. (Corriere della Sera)