Primo trapianto al mondo a cuore totalmente battente: lo storico intervento del chirurgo roveretano Gino Gerosa

Primo trapianto al mondo a cuore totalmente battente: lo storico intervento del chirurgo roveretano Gino Gerosa
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il Dolomiti INTERNO

Primo trapianto al mondo a cuore totalmente battente: lo storico intervento del chirurgo roveretano Gino Gerosa L'intervento è stato effettuato a Padova ed il paziente, un 65enne, dopo esser stato sottoposto all'intervento due settimane fa ora sta bene ed è in dimissione PADOVA. E' stato portato a termine all'Azienda ospedaliera universitaria di Padova il primo trapianto al mondo di cuore mantenendo l'organo sempre battente, in tutte le fasi dell'intervento. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre fonti

A Padova è stato effettuato il primo trapianto a cuore battente al mondo. (Fanpage.it)

E’ stato effettuato a Padova il primo trapianto di cuore al mondo totalmente a cuore battente da donatore a cuore fermo: è un successo dei professionisti della Unità operativa complessa di Cardiochirurgia, diretta dal professor Gino Gerosa, dell’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova. (L'Eco Vicentino)

A riuscire in questa splendida impresa il team della UOC Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedale Università di Padova diretta dal prof. (il Giornale)

A Padova primo trapianto al mondo a cuore battente

Il «Centro Gallucci» di Padova, dove il 14 novembre 1985 lo stesso professor Vincenzo Gallucci eseguì il primo trapianto di cuore d’Italia sul falegname Ilario Lazzari, si conferma in vetta al mondo per le nuove frontiere. (Corriere della Sera)

Una tecnica studiata dal professor Joseph Woo dell’Università di Stanford, in California, e ora messa in pratica dall’equipe della cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera patavina guidata dal professor Gino Gerosa (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roma, 11 dic. Il paziente sta bene ed è in dimissione.L’operazione, spiega l’ospedale, è “una rivoluzione che migliorerà i risultati del trapianto cardiaco da donatore a cuore fermo evitando l’arresto controllato del cuore, annullando il danno da ischemia e riperfusione sia al prelievo che al trapianto, assicurando una più rapida ripresa della funzione cardiaca, migliorando la performance cardiaca post operatoria”. (Agenzia askanews)