Milano, il poliziotto brindisino ammette gli accessi illegali alle banche dati: «Era un favore al mio ex capo»
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Ha ammesso di aver fatto controlli nella banca dati Sdi il brindisino Marco Malerba, uno dei due appartenenti alle forze dell’ordine sospesi il 25 ottobre nell’ambito dell’indagine di Milano sui dossieraggi. L’uomo, 50 anni, è stato interrogato ieri dal gip Fabrizio Filice e (difeso dall’avvocato Pietro Romano) ha fatto parziali ammissioni: «Ci scambiavamo favori e non sono riuscito a dirgli di no», così si sarebbe giustificato Malerba rispetto alle richieste che gli sarebbero arrivate da Carmine Gallo, l’ex poliziotto ritenuto al vertice della struttura illegale della società Equalize. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altri giornali
In una conversazione del 5 settembre scorso, intercettata nell'inchiesta sul presunto dossieraggio... "Stiamo facendo la trasformazione da Ikea a boutique...stiamo diventando boutique". (Virgilio)
(Afe/Adnkronos – www.varesenoi.it) La portata di quanto acquisito con le attività tecniche poste in essere «è vastissima ed il materiale è ingente, soverchiante, per mole e contenuti». E’ quanto si legge in un’informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto dossieraggio illecito che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (Luino Notizie)
Davanti al gip Fabrizio Filice, Camponovo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee. … (Il Fatto Quotidiano)
Tra le incognite, una riguarda il dossier sulla famiglia di Ignazio La Russa. Crescono i dubbi attorno alla maxi inchiesta sullo spionaggio della Dda di Milano. (Fanpage.it)
Lo scorso 5 settembre Nunzio Samuele Calamucci, la mente tecnologica della rete di presunte cyber-spie al centro dell'indagine della Dda di Milano e della Dna, parla al telefono con l'ex super poliziotto Carmine Gallo e con Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera Milano che si è autosospeso in quanto indagato e titolare di Equalize, la società amministrata dallo stesso Gallo ritenuta una sorta di fabbrica di dossieraggio. (Tiscali Notizie)
C’è anche il nome della spa di via Innsbruck nell’inchiesta della Dda di Milano e della Direzione nazionale antimafia sulla presunta rete di cyber spie e sul mercato di dati personali acquisiti in modo illegale e poi rivenduti, presunti dossieraggi e accessi abusivi a database delle forze dell’ordine per i quali sono indagate a vario titolo 51 persone, tra cui l‘ex super poliziotto Carmine Gallo e l’esperto informatico Samuele Nunzio Calamucci. (Corriere del Trentino)