Schlein tende la mano agli alleati: "Nessuna competizione tra noi, le vittorie sono di tutti"
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Il Pd non vuole schiacciare i suoi alleati. Nonostante i numeri registrati nelle ultime elezioni regionali, con divari crescenti rispetto a M5s o Avs (superflui, ad esempio, per la vittoria in Emilia-Romagna), Elly Schlein si guarda bene dal rispolverare l'antica vocazione maggioritaria. «Continuiamo a pensare di non essere autosufficienti e che il contributo di ciascuno degli altri partiti sia p… (La Stampa)
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Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, padrone di casa dell’assemblea Anci al via oggi, esulta per la vittoria Pd in Emilia Romagna e Umbria. Gli amministratori lo… (La Stampa)
Incassa il triplo applauso dei gruppi parlamentari, convocati a Montecitorio per fare il punto sulle prossime mosse. Silenzia la minoranza interna del Pd, che si prepara a riorganizzarsi alla convention di fine mese a Roma. (ilmessaggero.it)
“Quelle di Umbria ed Emilia Romagna siano vittorie di tutti”. Alle domande dei cronisti su Renzi e Calenda che non hanno eletto propri rappresentanti in nessuna delle due regioni, la segretaria dem risponde: “Non parlo degli altri. (Il Fatto Quotidiano)
Per il centrodestra, invece, sarà un’ulteriore bussola per iniziare a disegnare la strategia in vista del 2025, quando si voterà in 6 regioni. La rilevanza di questa doppia tornata non è così alta come le ultime elezioni in Liguria, ma l’interesse è comunque forte. (Corriere della Sera)
De Pascale e Proietti "hanno dimostrato la capacità di tenere insieme coalizioni plurali, ampie, sono state vittorie collettive e di squadra, ciascuna forza ha dato il proprio contributo, sia in Emilia Romagna che in Umbria". (Sky Tg24 )
Una è la roccaforte del Pd per eccellenza, l'altra la terza regione rossa, espugnata cinque anni fa grazie agli scandali e riconquistata ora. L’Emilia- Romagna e l'Umbria non sono l'Italia. (Il Dubbio)