Bimba ferita in casa da una pistola, il papà sotto inchiesta

03/01/2025 INTERNO

Resta appesa a un filo la vita della bambina di tre anni che il primo gennaio è rimasta ferita da un colpo partito dalla pistola del padre a Gardone Valtrompia, nel Bresciano. All'ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo la piccola è stata già sottoposta a un intervento chirurgico alla testa e attualmente si trova in terapia intensiva in prognosi riservata. Il proiettile è entrato dalla guancia e uscito dal capo. (il Giornale)

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Il filo sottile della speranza resta lì, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove la piccola di soli tre anni ferita in pieno viso da un colpo accidentale sparato dalla pistola del padre, nella loro villetta di Gardone Vatrompia, è ricoverata in condizioni critiche dal tardo pomeriggio del primo gennaio. (Corriere della Sera)

Ancora da chiarire, come riportato da PrimaBrescia, le dinamiche della vicenda, ma pare che l'incidente sia avvenuto nel giardino di una villetta in paese, dove la piccola vive con i genitori e la sorella di due anni più grande. (Prima Bergamo)

Ma sulla dinamica che ha portato una bambina di tre anni a ferirsi con un colpo di pistola partito dall’arma del padre non ci sono ancora certezze. Non è chiaro se a premere il grilletto dell’arma incustodita sia stata la bimba di tre anni o la sorella di cinque. (Livesicilia.it)

La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri arrivati sul posto con i soccorritori. Maneggiando la pistola che ha trovato nel giardino di casa, una bambina di tre anni è rimasta gravemente ferita, raggiunta in modo accidentale da un proiettile. (La Repubblica)

"Come sindaco posso solo trasmettere il senso di sgomento della nostra comunità; sulla dinamica del fatto sarà la magistratura a stabilire che cosa sia successo quella sera", ha detto Brunori all'Adnkronos. (Adnkronos)

La bambina è ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale di Brescia, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico alla testa, e si teme per la sua vita. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’arma era stata lasciata incustodita e alla portata dei presenti in casa al momento della tragedia. (Il Fatto Quotidiano)