L’imbarazzante lezioncina della Gabanelli sulle auto elettriche
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Oggi leggete cosa sta succedendo sulle auto green nel pezzo di Milena Gabanelli. Ecco, e questo è lo straordinario metodo Report. Non c’è nulla di peggio di Report dal punto di vista informativo perché è sempre molto plausibile quello che dicono, ma nella loro plausibilità alla fine ti portano sempre verso il loro bias politico, verso il loro orientamento ideologico. Che non è mai quello liberale. Allora, cosa succede? Succede che, dopo averci spiegato che l’Italia e l’Europa dovevano fare la rivoluzione verde, dopo averci spiegato che l’auto green era giusta, senza aver fatto nessuna critica alle politiche negli ultimi 5 anni di decarbonizzazione dell’Europa, sono arrivati a vedere oggi quello che noi vedevamo ieri, e cioè che le auto elettriche non si vendono. (Nicola Porro)
Su altre fonti
Così il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso a 'Giù la maschera' su Radio 1 Rai, sottolineando che l'Italia ha preparato un «position paper» da presentare al Consiglio Ue competitività del 28 novembre e sul quale il ministro si è detto «fiducioso» si possa creare «una significativa alleanza dei paesi Ue». (Il Messaggero - Motori)
La situazione di persistente calo della domanda che il settore automotive sta vivendo non è probabilmente da attribuire soltanto o in gran parte alla mancata risposta del mercato nei confronti della mobilità elettrica, ma anche ad altre ragioni come la ridotta capacità di spesa delle famiglie (soprattutto del ceto medio, posto che esso esista ancora), l’agguerrita concorrenza dei produttori asiatici in generale, nuovi stili di vita che privilegiano filosofie diverse da quelle generalmente adottate finora dalle generazioni più anziane (ad esempio, i giovani della gen Z sembrano dare priorità ad altri aspetti della propria esistenza che non siano necessariamente quelli di possedere a tutti i costi un'automobile, aspetto che ha invece costituito un elemento fondamentale di emancipazione e status per padri e nonni). (Primonumero)
Le varie case automobilistiche diminuiranno la produzioni di auto non elettriche, così i prezzi delle vetture a zero emissioni potrebbero essere più bassi (Virgilio)
Un limite che scenderà a 94 g/km nel 2025, valore che potrebbe quindi portare multe nel settore automotive complessivamente superiori ai 16 miliardi di euro, con evidenti ricadute sull'indotto. (La Gazzetta dello Sport)
(REGFLASH) Bruxelles, 21 nov. – “Il rafforzamento della competitività europea resta centrale e l’Unione sta finalmente agendo per proteggere i suoi interessi strategici, a partire dal settore automobilistico. (Regione Abruzzo)