Giorgia Meloni non demorde e prepara nuovi trasferimenti di migranti in Albania
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Nel corso del suo intervento ad Atreju, Giorgia Meloni aveva tuonato: "Abbiate fiducia, i centri in Albania funzioneranno. Funzioneranno, dovessi passarci ogni notte da qui alla fine del governo italiano!". Una promessa, quella della premier, che nasce da un bisogno impellente, quello di correggere un'iniziativa che fino ad ora si è rivelata un clamoroso flop, un flop che peserà sulle tasche degli italiani per una cifra che si aggirerà intorno al miliardo di euro. (Today.it)
Ne parlano anche altri giornali
Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all'individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di tirare dritto nel suo lavoro, "insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette 'soluzioni innovative' al fenomeno migratorio". (Il Giornale d'Italia)
Se nel primo giorno del vertice è emerso con forza l’aspetto della difesa militare, nelle conclusioni del summit che ha visto i governi di Italia, Grecia, Svezia e Finlandia confrontarsi sulla sicurezza Ue in un formato totalmente inedito, è l’immigrazione irregolare, anche come strumento di guerra ibrida, che viene analizzata dai leader. (Corriere della Sera)
Ha assolto il compito ribadendo «la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le conclusioni del Consiglio europeo, sulle cosiddette ‘soluzioni innovative’ al fenomeno migratorio». (il manifesto)
Con un file rouge chiamato Matteo Salvini, il leader della Lega che da tempo chiede di allentare l'invio di armi a Kiev e sogna il ritorno al Viminale ora che è stato assolto nel processo Open Arms. Giorgia Meloni torna dalla Lapponia e si mette al lavoro sui due dossier che più le premono in questo ultimo scampolo di anno: Ucraina e migranti. (ilmessaggero.it)
Il governo, dopo un vertice dedicato all'attuazione del protocollo tra Italia e Albania presieduto dalla premier Giorgia Meloni, conferma: sui migranti la strategia rimane quella di utilizzare i centri oltre Adriatico. (Corriere della Sera)
Ma conferma anche come sia diventata un nervo scoperto dopo il flop dei primi trasferimenti falliti; e dopo le accuse delle opposizioni di avere «buttato» ottocento milioni di euro per costruirli. E rivela lo sforzo di «leggere» le recenti sentenze della Corte di Cassazione solo come un «via libera» a Palazzo Chigi. (Corriere della Sera)