Il futuro dell’Europa passa anche dalla Groenlandia

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Il Sole 24 ORE INTERNO

La crisi in Ucraina ha messo a nudo le debolezze economiche e militari dell’Europa, intensificando il dibattito sulla sua prontezza difensiva. La Commissione Europea ha proposto l’iniziativa “ReArm Europe”, innescando polemiche accese sull’entità, i tempi e lo scopo delle spese militari. Tuttavia, senza una strategia chiara e globale per impiegare efficacemente questi fondi, l’Europa rischia di confondere agitazione frenetica con un piano di azione mirato (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Nei “dieci giorni che sconvolsero il mondo” di poche settimane fa, iniziati con la cacciata di Zelenski dallo Studio Ovale e dal cambio di passo della politica americana sullo scenario ucraino e non solo, e proseguiti con l’ambiziosa proposta ReArm Europe, subito suggellata dalla spettacolare decisione tedesca di far saltare, con qualche artificio istituzionale, il tetto alla spesa pubblica iscritto in Costituzione per annunciare un piano di investimenti di 1000 miliardi, di cui la metà per la difesa, il Consiglio europeo del 20 marzo doveva rappresentare il punto culminante della comune convinzione a procedere nella direzione voluta. (EuNews)

TRENTO. Le armi all'Europa? ''Se fossimo attaccati da missili e droni come l'Ucraina non sapremmo difenderci. Riarmo dei singoli paesi e difesa comune? Facce della stessa medaglia'' (il Dolomiti)

E a testimoniarlo, c’è un episodio della settima stagione, si chiama Algopirla verso il Reich Millenario (contro il Lungotermismo), nel quale, pur senmza aspettarmi un simile livello di idiozia, dicevo: “siamo di fronte a un culto di stampo nazistoide a uso e consumo di ricchi algopirla tecnofeticisti”. (Agenda Digitale)

Stephen Bryen smonta ReArm Europe: “Costoso e poco produttivo”

L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione … Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. (Il Fatto Quotidiano)

Nei corridoi di Strasburgo ormai la chiamano “Bomberleyen”. E in effetti, la presidente della Commissione europea, al secolo Ursula von der Leyen, va diritta per il percorso disegnato con il ReArm Eu (per quanto ribattezzato come Readiness 2030). (Il Fatto Quotidiano)

Lo abbiamo intervistato per porgli qualche domanda sul piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen che prevede una spesa di 800 miliardi di euro tra debiti e prestiti. (Contropiano)