Incidente aereo in Kazakistan, Mosca respinge le accuse

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ESTERI

Prosegue lo scambio di verità contrapposte sull'incidente dell'aereo della Azerbaijan Airlines schiantatosi nei pressi di Aktau, in Kazakistan. Mosca, attraverso una dichiarazione del Ministero degli Esteri russo, ha negato categoricamente di aver avuto discussioni con i Ministeri degli Esteri di Azerbaigian e Kazakistan riguardo allo sviluppo di versioni dell'incidente, definendo i relativi resoconti come "motivati politicamente".

L'aereo, un Embraer 190, era in viaggio da Baku, capitale dell'Azerbaigian, alla città russa di Grozny, nel Caucaso settentrionale, quando è precipitato a circa tre chilometri da Aktau durante un tentativo di atterraggio di emergenza. Subhonkul Rakhimov, uno dei sopravvissuti, ha raccontato di aver sentito un forte boato prima di vedere la fusoliera danneggiata e di essere stato sbalzato violentemente all'interno del velivolo.

Le indagini sull'incidente, che ha causato la morte di 38 persone, continuano, con particolare attenzione rivolta alla Russia, che a sua volta punta il dito contro l'Ucraina. Secondo Dmitry Yadrov, capo dell'agenzia russa per l'aviazione civile, droni ucraini stavano attaccando la città di Grozny mentre l'aereo tentava di atterrare, un dettaglio che aggiunge ulteriore complessità alla vicenda.

Nel frattempo, in Azerbaigian, si sono svolti i funerali di alcune delle vittime, tra cui Ramazan Filiev, un giovane di 26 anni.