Siria, Israele colpisce il Cers di Masyaf. E’ la fabbrica di missili del regime di Assad

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la Repubblica ESTERI

Nella notte tra domenica e lunedì una serie di bombardamenti israeliani, almeno quindici, ha colpito la Siria occidentale e ha ucciso diciotto persone – secondo le fonti ufficiali del regime di Damasco e le fonti informali dell’opposizione siriana. Israele come sempre non ha rivendicato i raid aerei contro bersagli siriani, che avvengono con una certa regolarità dal 2013 per danneggiare soprattut… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Uno degli attacchi ha preso di mira un centro di ricerca scientifica situato a Maysaf e altri hanno colpito siti dove “milizie ed esperiti iraniani sono stanziati per sviluppare armi in Siria” ha dichiarato l’osservatorio, con sede nel Regno Unito. (RSI.ch Informazione)

Sono state prese di mira anche aree vicine alle città di Tartus e Homs. Nella notte Israele ha condotto attacchi aerei contro cinque siti in Siria, in particolare nella zona di Masyaf, a ovest di Hama (nel centro del Paese), un’area che si ritiene venga utilizzata come base dalle milizie filo-iraniane di Hezbollah. (L'Osservatore Romano)

Nel mirino ci sarebbero stati obiettivi a Damasco, Tartus e Homs, oltre al centro di ricerca situato nella provincia di Hama. (Il Sole 24 ORE)

Raid di Israele in Siria: 18 morti e oltre 30 feriti. L’obiettivo alcuni “siti militari legati a Hezbollah”. Iran: “Un attacco criminale”

Attentato al valico con la Giordania, morti tre israeliani (LAPRESSE)

Il bilancio dell’attacco, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, è di almeno 25 vittime, fra cui diversi civili. L’attacco aereo di stanotte nella provincia centrale siriana di Hama, che si ritiene operato da Israele (che non l’ha rivendicato), è uno dei più pesanti lanciati in Siria negli ultimi anni. (L'HuffPost)

Oltre 30, invece, i feriti. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che il bilancio è – al momenti – di 18 morti, tra cui quattro civili, otto militari siriani e sei persone ancora non identificate. (Il Fatto Quotidiano)